Il presidente turco, in un discorso a Istanbul, ha dichiarato che sosterrà fermamente i leader di Hamas. Denuncia Oms: a Gaza cinque mesi in condizioni infernali. Il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesusha ribadito gli appelli per un cessate il fuoco."Quasi 31mila persone hanno perso la vita, oltre 72mila sono state ferite, migliaia sono i dispersi e gli sfollati", ha scritto in un post su X
Media, incontro tra capi Mossad e Cia
Il capo del Mossad, David Barnea, avrebbe incontrato ieri il numero uno della Cia, William Burns, in un Paese della "regione". E' quanto riferisce stamani la testata Walla in una notizia rilanciata dal Jerusalem Post secondo cui durante l'incontro Burns avrebbe aggiornato Barnea sugli ultimi sviluppi dei colloqui con l'obiettivo di arrivare a un accordo sugli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza e per un cessate il fuoco nell'enclave palestinese.
Almeno 10 morti in raid su campo profughi di Nuseirat
Almeno 10 persone sono rimaste uccise nel campo profughi di Nuseirat dopo che un attacco aereo israeliano ha colpito una zona residenziale. Lo riferisce Al-Jazeera aggiungendo che una bimba di un mese risulta dispersa. Sono in corso operazioni di ricerca e salvataggio dopo la distruzione di un intero blocco residenziale appartenente alla famiglia al-Nuwairi nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Un residente sopravvissuto ha riferito che c'erano "bambini e ragazze" in casa. "Ci avevano detto chequi si era al sicuro", ha aggiunto il superstite.
Al-Sisi: "Egitto continua a lavorare per cessate il fuoco e aiuti"
L'Egitto "non esiterà a continuare a lavorare per il raggiungimento di un cessate il fuoco, la consegna di aiuti e i soccorsi alle persone colpite da questa immensa catastrofe". Lo ha affermato il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi in dichiarazioni riportate da Ahram Online. L'Egitto, ha rimarcato, "non porrà fine al suo impegno, a prescindere dal costo, per garantire che i palestinesi godano dei loro diritti legittimi nel loro stato indipendente".
Onu, a Gaza distrutto il settore pesca per affamare popolazione
Il settore della pesca, essenziale per l'economia di Gaza, è distrutto al 75%. Lo riferisce il relatore speciale sul diritto al cibo delle Nazioni Unite Michael Fakhri, secondo cui quasi tre quarti del settore è stato colpito dagli attacchi israeliani dopo il 7 ottobre ed Israele ha bandito tutti i pescatori dal mare. "Le forze israeliane hanno decimato il porto di Gaza, distruggendo ogni peschereccio e ogni capanna", ha detto Fakhri, sottolineando che a Rafah, ad esempio, rimangono solo due barche su 40 e che a Khan Younis, Israele ha distrutto circa 75 pescherecci artigianali. . "Distruggere la vita e i mezzi di sostentamento dei pescatori palestinesi equivale a minare il diritto al cibo di tutti gli abitanti di Gaza e a farli precipitare nella fame e nell'inedia", ha deplorato l'esperto delle Nazioni Unite, ricordando che Israele sta strangolando l'enclave palestinese da 17 anni. Secondo il relatore speciale, Israele non solo rifiuta e limita la consegna di aiuti umanitari a Gaza ma "sta distruggendo il sistema alimentare di Gaza". Per Fakhri si tratta di una campagna per ridurre alla fame il popolo palestinese di Gaza ed "uno dei modi per raggiungere questo obiettivo è prendere di mira i pescatori su piccola scala". Affinché il popolo palestinese possa esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione e vivere in dignità, il relatore speciale chiede il rispetto dei diritti umani dei piccoli pescatori di Gaza, anche garantendo loro un accesso sicuro e pieno alle loro acque territoriali.
Media, ieri incontro capi Mossad e Cia su accordo ostaggi
Il direttore del Mossad, David Barnea, ha incontrato ieri, in segreto, l'omologo della Cia, Bill Burns, in un Paese della regione per discuter gli sforzi verso un accordo sugli ostaggi detenuti nella Striscia di Gaza. Lo riferisce la testata israeliana Walla. Burns avrebbe aggiornato Barnea sui colloqui avuti in Egitto e Qatar nei giorni scorsi.
Palestinesi: "Decine di feriti in raid israeliano su palazzo nel centro di Rafah"
Decine di persone sarebbero rimaste ferite a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove un'operazione israeliana ha colpito un palazzo. Secondo l'agenzia palestinese Wafa, "decine di civili sono rimasti feriti oggi in un attacco aereo israeliano che ha colpito un edificio residenziale a torre a Rafah". Secondo fonti mediche citate dall'agenzia, caccia israeliani hanno colpito la torre Al-Masry, nel centro di Rafah, con un bilancio di diversi feriti. La Cnn precisa di non poter verificare in modo indipendente le notizie arrivate dalla Wafa, ma uno stringer della rete americana a Rafah ha riferito di cinque missili che hanno colpito l'edificio.
Militari francesi: "Intercettato attacco, abbattuti 4 droni nel Golfo di Aden"
Una fregata nel Golfo di Aden e caccia francesi hanno abbattuto quattro droni lanciati dallo Yemen. Stamani, si legge in un nota dello lo Stato Maggiore francese, "una fregata multimissione che pattugliava il Golfo di Aden nel quadro dell'operazione europea Aspides ha individuato quattro droni da combattimento diretti verso di essa in volo tattico". I droni "sono stati distrutti dalla fregata e da caccia francesi" nel contesto di un'operazione di "legittima difesa", una "azione difensiva" che "ha contribuito direttamente alla protezione del cargo True Confidence, colpito il 6 marzo e in fase di rimorchio", e "altri mercantili in transito nell'area".
Imam Firenze: "In Ramadan preghiamo per cessate il fuoco, rendiamo mondo migliore"
Sarà ''una preghiera speciale per il cessate il fuoco e per la pace'' a Gaza quella che l'imam di Firenze, Izzedin Elzir, guiderà domani sera in occasione dell'inizio del mese sacro all'Islam, il Ramadan. ''Solo il Signore può sapere se si arriverà o meno a un cessate il fuoco a breve, ma anche se è difficile abbiamo fiducia negli uomini. Chi ha a cuore la vita umana non deve smettere di lavorare per la pace e la giustizia'', ha dichiarato all'Adnkronos l'ex presidente dell'Unione delle Comunità Islamiche d'Italia. ''Le nostre azioni personali possono cambiare il mondo'', ha sostenuto Elzir, spiegando che ''noi chiediamo la liberazione sia degli ostaggi, sia dei carcerati politici'' detenuti in Israele. Originario di Hebron in Cisgiordania e in Italia dal 1991, l'imam ricorda che ''per noi il Ramadan è un momento di meditazione, di pace e di spiritualità'' nel quale ''certamente non possiamo non ricordare la situazione a Gaza e in Palestina, e tutte le vittime del mondo che ricordiamo nelle nostre preghiere''. Il religioso ha aggiunto che ''in un momento in cui stiamo vivendo molte guerre è importante capire cosa vuol dire il Ramadan. Il digiuno vuol dire smettere di far male all'altro, al prossimo. Il digiuno non significa solo smettere di mangiare dall'alba al tramonto, ma vuol dire cambiare lo stile di vita, migliorarlo. E chi ha la capacità di digiunare durante il giorno ha anche la capacità di lavorare per avere un mondo migliore''.
Schlein: "Con la piazza per cessate fuoco subito"
"Siamo al fianco della richiesta che oggi si alzerà dalla piazza di Roma per il cessate il fuoco immediato" a Gaza, e "l'Europa faccia di più". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein alla Conferenza nazionale delle donne democratiche, dopo aver premesso che il Pd "non ha dimenticato le violenze brutali di Hamas il 7 ottobre, un attacco terroristico: con stupri, violenze perpetrate contro le donne e le immagini delle famiglie rapite alla festa, le persone anziane strappate dalle case. Ma la brutalità di Hamas non giustifica altra brutalità sulla popolazione palestinese, sulle donne. Noi continuiamo a batterci per la pace".
La Svezia riprende gli aiuti a Unrwa dopo garanzie sul personale
La Svezia ha dichiarato di aver ripreso gli aiuti all'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Unrwa con un esborso iniziale di 20 milioni di dollari, dopo aver ricevuto garanzie di controlli supplementari sulle spese e sul personale. Come molti altri Paesi, la Svezia aveva sospeso gli aiuti all'Unrwa dopo che Israele ha accusato una dozzina di suoi dipendenti di essere coinvolti nell'attacco di Hamas del 7 ottobre. La decisione svedese è arrivata dopo che la Commissione europea all'inizio del mese ha dichiarato che avrebbe sbloccato 50 milioni di euro di finanziamenti.
Media, "dagli ostaggi a Gaza segnali di vita alle famiglie"
Famiglie degli ostaggi israeliani ancora a Gaza hanno ricevuto segni di vita da parte di decine dei loro congiunti. Lo ha riferito la tv Canale 12 secondo cui la censura militare ha tuttavia impedito la diffusione di ulteriori dettagli sulla vicenda. Nella Striscia ci sono 134 ostaggi presi da Hamas lo scorso 7 ottobre, ma, secondo l'esercito, 33 di loro sono stati uccisi in cattività. In molti stimano però che il numero potrebbe essere superiore.
Schlein: "Si aprano corridoi per portare aiuti a popolazione palestinese innocenti"
"Si aprano corridoi per portare aiuti alla popolazione palestinese innocente". "Noi non abbiamo dimenticato le violenze brutali di Hamas il 7 ottobre ma abbiamo sempre detto una cosa chiara: che la brutalità di Hamas non giustifica altra brutalità sul popolo palestinese. Allora continuiamo a batterci per la pace". Così Elly Schlein intervenendo alla Conferenza delle donne democratiche. "Vogliamo una Europa ......che sia sì promotrice di pace"; "per noi questa è una pratica e una ispirazione femminista..." che vuole essere "protagonista di una conferenza di pace"; "Siamo a fianco - prosegue - di una richiesta immediata di cessate il fuoco, che oggi verrà anche dalla piazza".
Schlein: "Brutalità Hamas non giustifica altre brutalità"
"Non abbiamo dimenticato le violenze brutali di Hamas il 7 ottobre, ma abbiamo sempre detto che la brutalità di Hamas non giustifica altra brutalità sulla popolazione palestinese, sulle donne. Continuiamo a lottare per la pace". Lo ha detto la segreteria del Pd, Elly Schlein, alla conferenza delle donne democratiche.
Padre Faltas, a Gaza tagli cesarei senza anestesia
"Non possiamo chiudere gli occhi e il cuore davanti a bambini affamati e impauriti. Non possiamo rimanere indifferenti nel sapere che 60.000 donne incinte a Gaza soffrono la fame e la malnutrizione nella loro condizione delicata e importante: dare la vita. Ieri abbiamo festeggiato la Giornata della Donna ma a Gaza si contano 9.000 donne uccise dall'inizio della guerra". A ricordarlo e' padre Ibrahim Faltas. Al Sir il vicario della Custodia della Terra Santa racconta che a Gaza le donne "partoriscono in pessime condizioni igieniche" e "affrontano parti cesarei senza anestesia". In questi giorni il frate è in Italia per seguire i bambini gazawi ricoverati in diversi ospedali del nostro Paese dopo esservi arrivati grazie a canali umanitari attivati di concerto con i ministeri della Difesa e degli Esteri e altre associazioni umanitarie.
Open Arms 'apre' corridoio, porta aiuti dello chef Andres
Sarà una nave della ong spagnola Open Arms, con 200 tonnellate di cibo a bordo, a testare il nuovo corridoio marittimo per gli aiuti umanitari, annunciato da Usa e Ue. La nave dovrebbe salpare da Cipro in direzione della Striscia di Gaza nel fine settimana. A bordo le provviste assicurate dalla ong e da World Central Kitchen, l'organizzazione fondata dal famoso chef spagnolo Josè Andre's: stanno preparando gli aiuti da mesi e hanno l'autorizzazione del governo di Cipro, di Israele e dell'Autorita' nazionale palestinese. Sarà di fatto un 'viaggio pilota' verso Gaza per testare il corridoio marittimo sul quale puntano i donatori internazionali, Italia in testa, per rifornire il territorio palestinese, allo stremo dopo oltre cinque mesi di guerra in pressocché totale isolamento.
Erdogan: "Dialoghiamo e sosteniamo Hamas, non sono terroristi"
"Hamas non è una organizzazione terroristica, ma di resistenza'' e ''la Turchia dialoga costantemente con i suoi leader e li sosteniamo fermamente''. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan a Istanbul. ''Nessuno può indurci a definire Hamas una organizzazione terroristica'', ha aggiunto, ritenendo che ''Israele è uno stato terrorista''.
Anche la Svezia riprende a donare aiuti all'Unrwa
La Svezia ha annunciato che riprenderà i pagamenti sospesi all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), con una sovvenzione di 200 milioni di corone (20 milioni di dollari). Lo ha reso noto il governo con una nota. La Svezia era tra i Paesi che avevano sospeso gli aiuti all'agenzia dopo che Israele aveva accusato una decina di suoi dipendenti di aver partecipato all'attacco di Hamas del 7 ottobre. Il governo ha spiegato che, per sbloccare gli aiuti, l'agenzia Onu ha accettato di "consentire controlli, audit indipendenti e rafforzare la supervisione interna e i controlli aggiuntivi sul personale".
Erdogan: "Netanyahu nazista di quest'epoca"
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è tornato ad accusare il premier israeliano Benjamin Netanyahu, definito un moderno nazista e ha ribadito il sostegno all'organizzazione palestinese Hamas. "Quello che dal 7 ottobre in poi ha fatto il governo israeliano ha superato tutti i limiti. Netanyahu e i suoi alleati al governo saranno ricordati come i nazisti di questa epoca. Il governo di Israele deve pagare dinanzi la legge per i crimini che ha commesso", ha detto Erdogan che ha poi ribadito che la Turchia non considera Hamas un'organizzazione terroristica. "Sosteniamo Hamas e continuiamo a parlare con loro", ha detto Erdogan.
Orban: "Presidente Trump, portaci la pace"
"È stato un piacere far visita al presidente Donald Trump oggi. Abbiamo bisogno di leader nel mondo che siano rispettati e che possano portare la pace. Lui è uno di questi! Torni a portarci la pace, signor Presidente!": lo ha scritto su X il premier ungherese Viktor Orban dopo l'incontro con l'ex presidente americano.
Gaza: "Quasi 31.000 morti dal 7 ottobre"
Sarebbero quasi 31.000 i morti nella Striscia di Gaza dallo scorso 7 ottobre. Il nuovo bilancio del ministero della Salute di Gaza, che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas, parla di 30.960 morti, 82 dei quali nelle ultime 24 ore. Il bollettino aggiornato, di cui dà notizia la tv satellitare al-Jazeera, riferisce inoltre di 72.524 feriti da quel giorno, quando sono iniziate le operazioni militari israeliane nell'enclave palestinese dopo l'attacco di Hamas in Israele.