Alle urne oltre 10 milioni di persone nelle elezioni chiamate a designare il successore di Costa. Testa a testa tra la coalizione conservatrice guidata dal socialdemocratico Luís Montenegro e i socialisti di Pedro Nuno Santos. Ma l'ago della bilancia sarà la destra sovranista, il cui leader ha detto: "Alle donne che abortiscono strapperemo le ovaie"
Vigilia di voto in Portogallo, dove a farla da padrone, nelle ultime ore della campagna elettorale, è stato il confronto sul diritto all'aborto, tema entrato prepotentemente nel dibattito degli ultimi giorni dopo che un candidato della coalizione conservatrice Alleanza democratica (Ad), Paulo Núncio, ha promesso di voler ripetere il referendum che nel 2007 aprì la strada alla depenalizzazione.
Nei sondaggi avanti il candidato di Ad
Dopo una lunga fase di pareggio tecnico tra i due principali partiti, gli ultimi sondaggi hanno registrato un aumento del vantaggio di Ad, guidata dal socialdemocratico Luís Montenegro, rispetto al Partito socialista di Pedro Nuno Santos, con uno scarto variabile che non supera mai i sei punti percentuali e con una percentuale di indecisi ancora piuttosto alta, sebbene siano scesi dal 20% al 16% negli ultimi giorni.
La destra sovranista ago della bilancia
Nessun partito raggiungerebbe comunque la maggioranza assoluta e al terzo posto, nelle intenzioni di voto, compare il partito della destra sovranista Chega, di André Ventura, che si attesterebbe intorno al 15%, circa il doppio della percentuale ottenuta alle legislative di due anni fa. Proprio Ventura ha espresso le posizioni più estreme in materia di aborto, spingendosi a dire che "alle donne che abortiscono toglieremo le ovaie". Ultima, questa, di una lunga serie di sparate, tra cui "gli zingari sono parassiti" e "i deputati di colore tornino a casa loro". Sia Luís Montenegro, sia Rui Rocha, leader di Il (Iniziativa liberale) partito della destra liberale, hanno escluso di voler formare un governo con Chega.
Al voto oltre 10 milioni di elettori
Circa 10,8 milioni di portoghesi arrivano alle elezioni di domenica, in cui si eleggono i 230 deputati dell'Assemblea della Repubblica (il parlamento monocamerale) in seguito alla caduta del governo e alla fine anticipata della legislatura causate da un'inchiesta giudiziaria in cui sono rimasti coinvolti membri del governo socialista di António Costa, che lo scorso 7 novembre ha rassegnato le dimissioni.