Guerra Medioriente, media: "Bombardamento israeliano a sud del Libano"

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L'aviazione dello Stato ebraico ha condotto due raid aerei nella zona di Ghaziye. Diffuso il video del rapimento dei piccoli Bibas e della loro madre. Il ministro del gabinetto di guerra Gantz avverte: "Se entro il 10 marzo i nostri ostaggi non saranno a casa, i combattimenti continueranno nell'area di Rafah". Il governo di Tel Aviv approva una risoluzione per respingere "ogni tentativo d'imporre uno Stato palestinese in modo unilaterale"

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Netanyahu: "Nella moschea al-Aqsa libertà di culto entro limiti della sicurezza"

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto di aver preso una ''decisione equilibrata'' rispetto all'accesso dei fedeli palestinesi alla moschea di al-Aqsa durante il mese sacro di Ramadan. Come spiega il suo ufficio, Netanyahu ha deciso che sarà ''consentita la libertà di culto nei limiti delle esigenze di sicurezza''.

Non sono stati forniti dettagli sui limiti considerati. Israele spesso stabilisce dei limiti entro i quali i fedeli possono raggiungere la moschea di al-Aqsa, come ad esempio l'età. L'obiettivo dichiarato dalle autorità è quello di evitare che scoppino episodi di violenza nella moschea, che fa parte di un complesso sacro anche per gli ebrei.

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Hamas: superati i 29mila morti da inizio guerra a Gaza

Il ministero della Sanità della Gaza, gestito da Hamas, ha affermato che almeno 29.092 persone sono state uccise nel territorio palestinese durante la guerra tra militanti e Israele. Un totale di 107 persone sono morte nelle ultime 24 ore e 69.028 persone sono rimaste ferite dallo scoppio della guerra il 7 ottobre, si aggiunge in una nota. 

Mar Rosso: cargo americano colpito da un missile

Una nave mercantile di proprietà degli Stati Uniti ha segnalato un "attacco missilistico" al largo dello Yemen e ha chiesto assistenza militare: lo ha reso noto la società di sicurezza marittima Ambrey. "Una nave portarinfuse battente bandiera greca e di proprietà degli Stati Uniti ha chiesto assistenza militare dichiarando un attacco missilistico", ha affermato la Ambrey. La nave ha comunicato che "l'equipaggio era illeso", ha aggiunto. 

Israele dichiara Lula 'persona non grata'

Israele ha dichiarato il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva 'persona non grata' per le sue accuse a Israele di aver compiuto un genocidio a Gaza paragonando l'operazione israeliana nella Striscia alle azioni di Adolf Hitler e all'Olocausto. Lo riporta il Guardian. Dopo aver convocato l'ambasciatore del Brasile, il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha affermato che "non dimenticheremo né perdoneremo. È un grave attacco antisemita. A nome mio e dei cittadini israeliani, dite al presidente Lula che è persona non grata in Israele finché non si riprenderà la situazione".

Un soldato israeliano ucciso a Gaza, il bilancio sale a 236

Un soldato israeliano, il paracadutista Simon Shlomov (20 anni), è rimasto ucciso ieri nel corso di combattimenti avvenuti nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare. Sale così a 236, secondo i media, il numero complessivo dei militari morti nel corso della operazioni terrestri avviate a Gaza dall'esercito israeliano alla fine di ottobre. 

Hamas, superati i 29 mila morti a Gaza

A Gaza sono stati superati i 29 mila morti. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, precisando che dall'inizio della guerra in 29.092 sono stati uccisi. 

Appello Qatar, tregua a Gaza per fermare Houthi

Gli Houthi cominciano a preoccupare anche il Qatar, al punto che l'emirati ha chiesto un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza non solo per porre fine alle sofferenze dei palestinesi, ma per mettere un freno agli attacchi dei ribelli yemeniti che hanno avuto pesanti conseguenze sul traffico nel Mar Rosso e sulle consegne di merci e idrocarburi. Il ministro dell'Energia del Qatar, Saad al-Kaabi, che è anche amministratore delegato del colosso statale degli idrocarburi QatarEnergy, ha affermato che "la radice del problema" nel Mar Rosso è "l'invasione israeliana di Gaza". "Spero che arrivi presto un cessate il fuoco, per porre fine agli attacchi e al loro impatto economico sul mondo intero", ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa organizzata in occasione dell'inaugurazione dei lavori di un mega impianto petrolchimico. Gli Houthi, che governano gran parte dello Yemen, affermano che gli attacchi compiuti da novembre hanno preso di mira navi legate a Israele, in segno di solidarietà con i palestinesi.

Molte aziende, come QatarEnergy, hanno scelto di deviare le rotte delle loro navi di migliaia di miglia attorno alla punta meridionale dell'Africa per evitare il Mar Rosso. "Ciò aumenterà i costi, i ritardi e i vincoli sulle consegne", ha sottolineato Kaabi "e potrebbe non farsi sentire a breve termine, ma a lungo termine sarà un ostacolo se parliamo del volume netto effettivamente trasferito durante l'anno", ha avvertito.

Hamas, parole Gallant su Sinwar sono guerra psicologica

Hamas ha nuovamente condannato le parole del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant sulla leadership 'vacante' nella Striscia di Gaza. Cercare di "fabbricare informazioni sulla leadership dell'organizzazione e su Yahya Sinwar è un tentativo mediocre e un tentativo di migliorare il morale di un esercito al collasso", ha affermato il Movimento islamico. "Le dichiarazioni di Gallant sulla ricerca di un sostituto per Sinwar sono dichiarazioni vuote e costituiscono una guerra psicologica volta a creare illusioni", ha aggiunto. Ieri Gallant aveva sostenuto che Hamas sta cercando un sostituto di Yahya Sinwar, il capo dell'organizzazione nella Striscia di Gaza, dopo lo smantellamento dei battaglioni di Khan Younis da parte delle forze armate israeliane. 

Zuppi, 'speriamo Israele accolga appello per 'cessate il fuoco''

Per la Chiesa è "forte e chiara" la condanna dei fatti del 7 ottobre, "la condanna di una violenza terribile che ha ucciso innocenti, l'espressione di qualcosa che non possiamo mai accettare" e "la condanna dell'antisemitismo". Detto questo, ha spiegato il presidente della Cei Matteo Maria Zuppi ieri durante In Mezz'ora su Rai Tre, il Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, "ha detto quello che tutti i governi in modi diversi stanno dicendo: 'cessate il fuoco', che vuol dire che questa operazione non giustifica un numero di vittime grandissimo". E ha aggiunto: "Speriamo che questo appello sia accolto da Israele e si cominci a guardare il futuro".

Al via udienze corte Aja su occupazione israeliana

Al via una settimana di udienze davanti alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja chiamata a dare un parere consultivo e non vincolante sull'occupazione israeliana dei Territori palestinesi. L'iniziativa è stata promossa nel 2002 dall'Assemblea generale dell'Onu. Davanti ai giudici parlerà il ministro degli Esteri palestinese Riyad al-Maliki e tra i Paesi partecipanti ci sono Stati Uniti, Cina, Russia, Sud Africa ed Egitto. Assente Israele che tuttavia ha inviato osservazioni scritte. 

Borrell, attacco Rafah impossibile evitare vittime civili

"Dobbiamo continuare a mettere pressione su Israele affinché comprenda che ci sono tantissime persone a Rafah e che se lancia un attacco militare sarà impossibile evitare le vittime civili che sono già insostenibili e continueranno ad aumentare. Questo sarà il rispetto del diritto umanitario. Questo è il nostro messaggio forte che ho ripetuto molte volte. Voglio che il Ventisette sostengano questo messaggio e ci siamo quasi, ma non tutti ci sono ancora". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell'Ue. "La sola soluzione è liberare gli ostaggi. Non ci si può aspettare che l'operazione militare si fermi quando gli ostaggi sono ancora detenuti. Quindi un accordo deve essere raggiunto e incoraggio entrambe le parti", ha aggiunto. "Voglio ringraziare il grande lavoro svolto dal Qatar per cercare una soluzione che deve iniziare con un accordo per la liberazione degli ostaggi e subito dopo, o contemporaneamente, la cessazione delle ostilità: questo è il lavoro politico che possiamo fare", ha sottolineato.

Iran, 'sconfitta dei sionisti a Gaza è ovvia e irreparabile'

"Il destino di questa guerra è totalmente ovvio, non ci sono dubbi riguardo all'irreparabile e unica sconfitta del regime sionista da parte del popolo oppresso e assediato di Gaza". Lo ha affermato il capo di stato maggiore dell'Esercito iraniano, Mohammed Bagheri, come riferisce l'agenzia iraniana Mehr. "Nessuna potenza può cambiare il destino di questa guerra", ha sottolineato Bagheri, aggiungendo che "i sionisti hanno subito una sconfitta che non può essere ripagata, ma vogliono comunque compensare questa sconfitta uccidendo persone indifese: cosa che non è assolutamente possibile". 

Israele, 'esercito opera ancora a Khan Yunis a sud di Gaza'

L'esercito israeliano continua ad operare nel settore occidentale di Khan Yunis nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nelle ultime 24 ore l'aviazione ha "colpito numerose squadre di Hamas" mentre le truppe sul campo "hanno effetuato raid durante i quali sono stati trovati armi, droni, esplosivi e altro materiale militare". La stessa fonte ha poi aggiunto che è stato "eliminato il terrorista che ieri dalla zona centrale di Gaza aveva tirato un razzo contro il kibbutz di Beeri".

Irlanda, fare pressione su Israele per salvare Rafah

"Abbiamo già chiarito che tutti gli ostaggi dovrebbero essere rilasciati e da molto tempo sosteniamo anche che invadere Rafa o lanciare un attacco su Rafah porterebbe a una situazione umanitaria catastrofica oltre a quella che è già una situazione umanitaria terribile. Al Consiglio sosterrò con forza che dobbiamo fare tutto il possibile per fare pressione sul governo israeliano affinché non entri a Rafah". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri irlandese, Michea'l Martin, al suo arrivo al Consiglio Esteri.

Hamas, 6 mila combattenti morti a Gaza ma non resistiamo

Un funzionario di Hamas, con sede in Qatar, ha detto all'agenzia di stampa Reuters che il gruppo palestinese stima di aver perso 6.000 combattenti durante questi quattro mesi di conflitto con Israele nella Striscia di Gaza. Circa la metà dei 12.000 che Israele afferma di aver ucciso. Si tratta della prima ammissione di perdite significative da parte di Hamas. Hamas può continuare a combattere ed è pronto per una lunga guerra a Rafah e Gaza, ha poi garantito il funzionario, che ha chiesto l'anonimato. "Le opzioni di Netanyahu sono difficili e anche le nostre lo sono. Può occupare Gaza ma Hamas è ancora lì e combatte. Non ha raggiunto il suo obiettivo di uccidere la leadership di Hamas o di annientarci", ha aggiunto.

Belgio, operazione Rafah sarebbe catastrofe per regione

"Dobbiamo evitare lo scenario" dell'operazione a Rafah. "Sarebbe una catastrofe per tutta la regione, anche per l'Egitto che condivide il confine". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri, Hadja Lahbib, al suo arrivo al Consiglio Esteri. "Sappiamo tutti che ci sono 1,5 milioni di palestinesi che non hanno dove andare e quindi ancora una volta chiederemo un cessate il fuoco per un accesso umanitario immediato", ha aggiunto.

Hamas elogia Lula per paragonare Israele a Hitler

Hamas ha dichiarato di "apprezzare" le affermazioni di Luiz Inácio Lula da Silva sulla guerra in Medio Oriente. Il presidente brasiliano ieri ha paragonato l'operazione militare israeliana a Gaza allo sterminio degli ebrei compiuto da Adolf Hitler. "Questa dichiarazione si inserisce nel contesto di una descrizione accurata di ciò a cui è esposto il nostro popolo e rivela l'entità del crimine sionista commesso con la copertura e il sostegno aperto del governo degli Stati Uniti guidato dal presidente (Joe) Biden", ha affermato il gruppo estremista in una nota su Telegram. Hamas ha anche chiesto alla Corte internazionale di giustizia di prendere in considerazione le parole di Lula sulle "violazioni e atrocità" che i palestinesi "soffrono per mano dell'esercito israeliano", azioni che, a suo dire, "non sono mai state testimoniate nella storia moderna". 


Israele: chiuse numerose strade al confine col Libano

L'esercito israeliano ha ordinato la chiusura di numerose strade nel nord del Paese, al confine con il Libano, per la situazione con gli Hezbollah. Lo hanno riferito i media e il Consiglio regionale della zona ha spiegato che la chiusura è in vigore fino a nuovo ordine. 

Israele, rispetteremo libertà culto a moschea Al-Aqsa

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha assicurato che il governo consentirà la libertà di culto nella moschea di Al-Aqsa, durante il mese sacro musulmano del Ramadan. "Qualsiasi restrizione imposta sarà per motivi di sicurezza", ha detto in un discorso alla radio pubblica Reshet Bet. In precedenza i media israeliani avevano riferito che il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha accettato la proposta del ministro di ultra-destra Ben-Gvir di imporre restrizioni all'ingresso nella moschea, durante il Ramadan. 

Media, 70 palestinesi uccisi in raid israeliani nel centro di Gaza

Almeno 70 civili palestinesi sono morti in seguito ai raid aerei condotti nella notte nel centro della Striscia di Gaza. Lo scrive l'agenzia di stampa Wafa spiegando che decine di altre persone, in maggioranza donne e bambini, sono rimaste ferite. La Wafa precisa che a essere colpiti sono in particolare il campo profughi di Nuseirat, la zona di Zuwaida e la città di Deir al-Balah.

Gli ultimi attacchi israeliani hanno anche causato la morte di 16 persone nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, mentre altri cinque palestinesi sono stati uccisi nel nord dell'enclave palestinese.

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