Il rinvio delle elezioni presidenziali è respinto da diversi candidati dell'opposizione, che domenica a Dakar hanno manifestato contro il provvedimento. La polizia ha disperso i manifestanti utilizzando granate lacrimogene arrestato molte persione, tra cui l'ex primo ministro Aminata Tourè, un altro feroce oppositore del rinvio
I deputati senegalesi esaminano oggi, in un clima politico esplosivo, un controverso disegno di legge sul rinvio delle elezioni presidenziali annunciato dal capo dello Stato Macky Sall, all'indomani degli scontri tra oppositori e polizia a Dakar. Il dibattito si preannuncia acceso sul testo che rinvierebbe il voto di un massimo di sei mesi e la cui approvazione, che richiede una maggioranza di tre quinti dei 165 deputati, non è certa. La votazione è prevista nella tarda mattinata. Sall ha annunciato sabato, poche ore prima dell'apertura della campagna elettorale, di aver firmato un decreto che rinvia le elezioni presidenziali che avrebbero dovuto svolgersi il 25 febbraio. E' la prima volta dal 1963 che le elezioni presidenziali a suffragio universale diretto vengono rinviate in un Paese che non ha mai subito un colpo di stato, una rarità nel continente. Il presidente della Commissione dell'Unione africana, Moussa Faki Mahamat, ha invitato i senegalesi a risolvere la "disputa politica attraverso la consultazione, la comprensione e il dialogo" dopo che l'annuncio di Sall ha suscitato proteste e fatto temere il dilagare degli scontri in un Paese considerato un'isola di stabilità nell'Africa occidentale, ma che nel 2021 è stato teatro di disordini sanguinosi. Il rinvio del voto è stato annunciato in un contesto di conflitto tra l'Assemblea nazionale e il Consiglio costituzionale, che a gennaio ha convalidato venti candidature, un record, ma ne ha respinte diverse decine. Sono stati esclusi due leader dell'opposizione: Ousmane Sonko, in carcere da luglio, e Karim Wade, ministro e figlio dell'ex presidente Abdoulaye Wade (2000-2012). Wade ha messo in dubbio l'integrità di due giudici costituzionali e ha chiesto il rinvio delle elezioni. Su sua iniziativa, l'Assemblea ha approvato la settimana scorsa la creazione di una commissione d'inchiesta sulle condizioni di convalida delle candidature. E contro ogni aspettativa, i deputati del campo presidenziale hanno sostenuto l'approccio. Questo sostegno ha anche alimentato il sospetto di un piano del governo volto a rinviare le elezioni presidenziali per evitare una sconfitta. Il candidato del campo presidenziale, il primo ministro Amadou Ba, è contestato nelle sue stesse fila e deve affrontare i dissidenti. Al contrario, l'antisistema Bassirou Diomaye Faye, la cui candidatura è stata convalidata dal Consiglio costituzionale nonostante sia in carcere dal 2023, si è affermato nelle ultime settimane come un potenziale vincitore, uno scenario da incubo per il campo presidenziale. Il rinvio delle elezioni presidenziali è respinto da diversi candidati dell'opposizione, che domenica a Dakar hanno manifestato contro il provvedimento. La polizia ha disperso i manifestanti utilizzando granate lacrimogene arrestato molte persione, tra cui l'ex primo ministro Aminata Tourè, un altro feroce oppositore del rinvio. Secondo il codice elettorale, il decreto che fissa la data di una nuova elezione presidenziale deve essere pubblicato entro 80 giorni prima delle elezioni. Il mandato di Sall, eletto nel 2012 per cinque anni e poi rieletto nel 2019 per sette anni e che questa volta non si candida, scade il 2 aprile. Esprimendo la sua "preoccupazione" per il rinvio, l'Unione africana chiede alle autorità di "organizzare le elezioni il prima possibile, in trasparenza, pace e armonia nazionale" perché la situazione politica un Paese il cui modello democratico "è sempre stato lodato con grande apprezzamento, non può lasciare indifferente nessun africano".