L'uomo, 88 anni, è rinchiuso in un’unità di sicurezza per persone mentalmente disturbate nel carcere di Stein a Krems, proprio vicino alla sua città natale, Amstetten. Una nuova perizia psichiatrica ha stabilito che soffre di demenza senile e non rappresenta più un rischio per la società. Da qui la proposta del suo legale che spinge per la scarcerazione e per il ricovero in una casa di cura
Aveva rapito e segregato la figlia Elizabeth per 24 anni avendo con lei rapporti incestuosi da cui nacquero sette bambini. Ora per Josef Fritzl, il cosiddetto “mostro di Amstetten”, potrebbero spalancarsi le porte del carcere. A chiederne la liberazione, come riporta anche Sky News, è stato l’avvocato dell’88enne austriaco, che spera l’uomo possa essere trasferito in una casa di cura.
Una nuova perizia psichiatrica
Fritzl era stato incarcerato a vita nel 2009 per aver ucciso uno dei suoi figli per negligenza, oltre che per stupro, incesto e per aver ridotto in schiavitù la figlia. L'uomo, attualmente, è rinchiuso in un’unità di sicurezza per persone mentalmente disturbate nel carcere di Stein a Krems, proprio vicino alla sua città natale, Amstetten. Si muove solo attraverso un deambulatore e una nuova perizia psichiatrica ha stabilito che soffre di demenza senile e non rappresenta più un rischio per la società. Da qui la proposta del suo legale che spinge per la scarcerazione, tanto da aver annunciato la richiesta della condizionale.
La vicenda che sconvolse l’Austria
L’uomo era stato al centro di un caso che sconvolse l'Austria nel 2008. Teneva prigioniera la figlia da quando aveva 18 anni in un bunker sotto la propria abitazione. Alla moglie e gli amici, aveva raccontato che Elisabeth era fuggita con una setta. Ma la malattia di uno dei sette bambini frutto dell'incesto e la necessità di farlo curare portò alla luce l'intera vicenda. Fritzl fu condannato all'ergastolo, mentre Elisabeth e i suoi figli hanno ricevuto nuove identità e vivono attualmente sotto protezione.