Eurogruppo, dibattito su Mes. "No dell'Italia blocca l'Unione bancaria"

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A Bruxelles si è tenuto l’incontro dei ministri delle Finanze dell’Eurozona. Il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe: "Il ministro Giorgetti ci ha aggiornati sulla situazione dopo il voto negativo sulla ratifica del trattato del Mes, naturalmente non possiamo fare progressi su questo fronte. Continueremo impegno con Roma". Sul tavolo anche i timori per la crescita: le previsioni economiche d'inverno arriveranno il 15 febbraio

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L’Eurogruppo si è riunito per capire il futuro del Mes, dopo la decisone dell’Italia di non ratificare le modifiche alla riforma. Al vertice di Bruxelles ha partecipato anche il ministro italiano dell’Economia Giancarlo Giorgetti, con i suoi omologhi dell'Eurozona e la presidente della Bce, Christine Lagarde. Il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe, al termine ha detto: "Il ministro Giorgetti ci ha aggiornati sulla situazione dopo il voto negativo sulla ratifica del trattato del Mes, naturalmente non possiamo fare progressi su questo fronte. La mancata ratifica" da parte dell'Italia "significa che i nostri sforzi per costruire un'unione bancaria continuano a mancare di un sostegno comune al Fondo di risoluzione unico e continuano a mancare di uno strumento potente per aiutarci ad affrontare gli effetti delle difficoltà bancarie". Donohoe ha aggiunto che "Giorgetti ha fornito una panoramica molto fattuale dei recenti sviluppi all'interno del Parlamento italiano. Ci siamo impegnati a continuare a collaborare con lui". Dopo lo scambio con Giorgetti "al momento l'unico impegno che c'è è di riflettere sulle conseguenze della decisione" dell'Italia "e tornare su questo tema in futuro", ha sottolineato Donohoe, evidenziando che "c'è un desiderio da parte di tutti di ascoltare attentamente Giorgetti e impegnarsi con lui per vedere se sia possibile trovare un modo per rafforzare la nostra Unione bancaria".

Direttore Mes: "Mancata ratifica di Roma è occasione persa"

"Per quanto fossi felice della ratifica dei 19 parlamenti" dei Paesi dell'Eurozona, "mi rammarico della decisione del Parlamento italiano di non ratificare la riforma del trattato del Mes. È un'opportunità persa per rendere l'Eurozona più resiliente e rafforzare l'Unione bancaria", ha detto il direttore generale dello stesso Meccanismo europeo di stabilità, Pierre Gramegna, in conferenza stampa al termine dell'Eurogruppo. "Con questa mancata ratifica, molte questioni rimangono in sospeso", ha sottolineato Gramegna. "Fortunatamente - ha aggiunto - è successo in un momento in cui non abbiamo una crisi finanziaria in corso".

Gentiloni: “Rammarico sul Mes spinga a trovare soluzione”

Il commissario europeo per l'Economia, Paolo Gentiloni, arrivando all’Eurogruppo aveva commentato: "Certamente c'è rammarico per la decisione" sul Mes "ma, come si dice, il Parlamento è sovrano. Penso che però il rammarico debba tradursi anche nella spinta per trovare il modo per risolvere questa questione, perché non possiamo evitare una possibilità di utilizzo di queste risorse che peraltro è sostenuta dalla quasi totalità dei Paesi. Quindi c'è rispetto per la scelta del Parlamento, rammarico, volontà di andare avanti", ha sintetizzato.

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Il tema Mes sul tavolo

L'Eurogruppo, nella sua prima riunione del 2024, si è dunque confrontato sulla mancata ratifica del nuovo Mes da parte dell'Italia e del conseguente, inevitabile rinvio del passo in avanti verso l'unione bancaria che ciò comporta. A Bruxelles si sottolinea che la situazione delle banche europee è solida e non ci sono crisi all'orizzonte. E viene ritenuto 'impensabile', almeno per ora, che si possa procedere senza l'Italia, cioè trovando un'intesa tra gli altri 19 Paesi che formano l'Eurozona. 

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La crescita economica

Sul tavolo della riunione, a cui domani seguirà quella a 27 dell'Ecofin, c’era anche un altro tema su cui sono puntati i riflettori: le prospettive dell'economia europea alla luce delle crescenti tensioni internazionali e delle difficoltà in cui si trova l'Ue in termini di competitività. Un punto, quest'ultimo, che è stato al centro dell'incontro svoltosi venerdì tra la Commissione europea e l'ex presidente della Bce Mario Draghi, il quale ha sottolineato come l'economia europea si sia indebolita e necessiti di una road map per affrontare e superare le nuove le sfide.

Ue: previsioni economiche d'inverno il 15 febbraio 

Gentiloni, al termine dell'Eurogruppo, ha detto: "Torneremo a valutare il potenziale impatto negativo" delle "perturbazioni sul Pil e sull'inflazione dell'Ue" provocate dal contesto geopolitico "nelle nostre prossime previsioni invernali, che presenterò il 15 febbraio. L'incertezza rimane molto elevata e i rischi per la crescita sono orientati al ribasso", ha detto, facendo riferimento ai conflitti in corso in Ucraina e Medio Oriente, con le relative tensioni che stanno "influenzando le rotte marittime" nel Mar Rosso.

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