La notizia, che già circolava nelle ultime ore dopo il colloquio con Macron all'Eliseo, è diventata ora ufficiale. Il presidente la "ringrazia con tutto il cuore" in un messaggio su X, per il suo "lavoro esemplare al servizio della nazione". Il governo Borne resterà in carica per il disbrigo degli affari correnti in attesa della nomina del nuovo esecutivo. La nomina del nuovo premier francese è attesa per questa mattina, lo hanno riferito fonti concordanti citate da Tf1 e Lci
La premier francese Elisabeth Borne si è dimessa nelle mani del presidente della Repubblica Emmanuel Macron, che ha accettato la scelta. Lo fa sapere l'Eliseo. Borne è rimasta in carica meno di due anni. Il rimpasto era atteso e speculazioni sono circolate sulla possibilità che la guida del governo vada al 34enne Gabriel Attal, ex portavoce di Matignon e attualmente ministro dell'Educazione. Il governo Borne, precisa in una nota l'Eliseo, resterà in carica per il disbrigo degli affari correnti in attesa della nomina del nuovo esecutivo.
Il grazie di Macron
La notizia, che già circolava nelle ultime ore dopo il colloquio con Macron all'Eliseo, è diventata ora ufficiale. Il presidente la "ringrazia con tutto il cuore" in un messaggio su X, per il suo "lavoro esemplare al servizio della nazione".
La carriera politica
Elisabeth Borne, 62 anni, era stata nominata da Macron alla carica di primo ministro - la seconda donna nella storia della Quinta repubblica dopo Edith Cresson - nel maggio 2022, subito dopo l'inizio del suo secondo mandato all'Eliseo. Il percorso della Borne è stato tutto in salita, con la riforma delle pensioni passata grazie alla fiducia posta in Parlamento e molto contestata dalle piazze e dall'opposizione, poi con la legge sull'immigrazione. Si resta in attesa dell'annuncio del suo successore. Il ventaglio dei candidati è ridotto a tre, con Gabriel Attal, ministro dell'Educazione e uomo molto vicino a Macron, in netto vantaggio nelle ultime ore. Gli altri due ipotetici candidati sono il ministro delle Forze Armate, Sébastien Lecornu, e l'ex ministro Julien Denormandie.