Incidente aereo in Giappone, la Guardia costiera non doveva essere sulla pista

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Secondo le comunicazioni del controllo di volo pubblicate dal Ministero dei trasporti giapponese il velivolo che martedì si è scontrato con un aereo passeggeri all'aeroporto Haneda di Tokyo non aveva il permesso di entrare sulla pista. Il capitano ha invece affermato il contrario

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L'aereo della Guardia costiera giapponese che martedì si è scontrato con un aereo passeggeri all'aeroporto Haneda di Tokyo non aveva il permesso di entrare sulla pista: è quanto risulta dalle comunicazioni del controllo di volo pubblicate dal Ministero dei trasporti giapponese.

Le comunicazioni con i controllori di volo

"Nella trascrizione delle comunicazioni non c'era nulla che potesse essere considerato un permesso di accesso alla pista", ha detto Toshiyuki Onuma, vicedirettore generale dell'Ufficio dell'Aviazione Civile del Ministero dei Trasporti, citato dall'agenzia giapponese Kyodo. Il capitano del velivolo della guardia costiera, unico sopravvissuto dei sei membri dell'equipaggio che erano a bordo, ha invece detto di avere avuto il permesso di entrare sulla pista e anche quello di decollare. Nei verbali delle comunicazioni tra i controllori del traffico aereo e la compagnia che ha operato il volo commerciale, la Japan Airlines (JAL), non c'era nemmeno alcuna indicazione di un ritardo nell'atterraggio, per cui gli esperti sottolineano che è possibile che entrambe le parti non fossero a conoscenza della presenza di un altro aereo sulla pista. Secondo la tv statale NHK, il pilota della JAL ha detto alla sua compagnia di non aver visto alcun aereo mentre si avvicinava alla pista e di aver ricevuto il permesso dai controllori di atterrare.

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