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Usa, Corte Suprema boccia richiesta di esame rapido per l'immunità di Trump

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La decisione rappresenta una parziale vittoria per l'ex presidente, che aveva chiesto ai saggi di non accelerare l'esame. Il mancato intervento in tempi rapidi rischia di far slittare i processi a carico di Trump con conseguenze anche sulla campagna elettorale

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La Corte Suprema americana ha respinto la richiesta del procuratore speciale Jack Smith di esaminare in tempi stretti il nodo dell'immunità presidenziale rivendicata da Donald Trump nel procedimento per l'assalto al Congresso. Smith aveva chiesto ai saggi di valutare con l'urgenza l'immunità aggirando il normale processo nelle Corti di appello. Una richiesta di esame accelerato respinta dalla Corte Suprema senza alcuna spiegazione. 

Il post di Trump

"La Corte Suprema ha rigettato all'unanimità il tentativo disperato dello squilibrato Jack Smith di aggirare la nostra grande Costituzione". Lo scrive Donald Trump sul suo social, Truth, commentando la decisione della Corte federale di respingere la richiesta del procuratore speciale Smith di esaminare in tempi rapidi il nodo dell'immunità presidenziale rivendicata da Trump nel procedimento per l'assalto al Congresso. "Il corrotto Joe Biden - ha aggiunto Trump - e il suo scagnozzo hanno atteso tre anni per portare questo caso farsa, e ora hanno provato, e hanno fallito, di accelerare questa caccia alle streghe". "Naturalmente - ha continuato - ho diritto all'immunità presidenziale. Ero il presidente, era mio diritto e dovere indagare e denunciare le elezioni presidenziali rubate nel 2020". "Non vedo l'ora - ha concluso il tycoon - di vedere in corte d'appello le importanti motivazioni sull'immunita' presidenziale"

Rischiano di slittare i processi all'ex presidente

La decisione della Corte Suprema di non esaminare in via rapida il nodo dell'immunità di Trump rappresenta una vittoria per l'ex presidente, che aveva chiesto ai saggi di non accelerare l'esame. La Corte Suprema ha deciso che lascerà che siano le Corti di appello a occuparsi della questione per prime. Il mancato intervento in tempi rapidi rischia di far slittare i processi a carico di Trump con conseguenze anche sulla campagna elettorale. Smith chiedendo alla Corte Suprema di accelerare l'esame aveva legato il caso Trump a quello di Richard Nixon del 1974, quando l'allora presidente fu costretto su decisione dei saggi a consegnare informazioni della Casa Bianca da usare nel processo per il Watergate.

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