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Iran, ong Human Rights denuncia: ex sposa bambina Samira Sabzian è stata impiccata

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La 32enne si era sposata quando aveva 15 anni e quattro anni dopo, nel 2013, aveva ucciso suo marito. Da allora si trovava in carcere

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Samira Sabzian, ex sposa bambina condannata in Iran alla pena capitale per avere ucciso suo marito, è stata impiccata all'alba. Lo ha denunciato la ong, con sede in Norvegia, Iran Human Rights. La donna si era sposata quando aveva 15 anni e quattro anni dopo, nel 2013, aveva ucciso suo marito. Da allora si trovava in carcere. Durante il matrimonio era stata anche vittima di violenza domestica. Finora quest'anno, sempre secondo Iran Human Rights, sono state giustiziate 18 donne in Iran. 

L'esecuzione

Secondo fonti di Iran Human Rights, Samira è stata giustiziata nel carcere di Qeezel Hesar a Karaj. L'esecuzione era inizialmente prevista per mercoledì 13 dicembre, ma è stata rinviata di una settimana anche sull'onda della reazione da parte della società civile. Secondo quanto riferisce l'ong, la donna aveva due figli di 10 e 17 anni. La scorsa settimana, prima dell'esecuzione in programma, la donna ha potuto incontrarli per la prima volta da quando è stata incarcerata."per un'ultima visita prima della pena di morte", si legge nel sito dell'ong. Secondo il codice penale della Repubblica islamica, coloro che sono accusati di omicidio vengono condannati a morte, a prescindere dalle circostanze in cui il fatto è avvenuto. La famiglia della vittima può scegliere se accettare la pena capitale o chiedere un compenso finanziario. Nel caso di Sabzian, i genitori del marito ucciso avevano chiesto che la pena di morte fosse eseguita.

Ong Human Rigts: "Vittima di un apartheid di genere"

"Vittima per anni dell'apartheid di genere, dei matrimoni precoci e della violenza domestica, Samira oggi è stata vittima della macchina omicida di un regime incompetente e corrotto, un regime che si è sostenuto esclusivamente uccidendo e instillando paura", ha scritto su X il direttore dell'ong, Mahmood Amiry-Moghaddam.

Secondo il direttore "Ali Khamenei e gli altri leader della Repubblica Islamica devono essere ritenuti responsabili di questo crimine. Come altre vittime della 'macchina della morte' del regime, Samira era tra i membri più vulnerabili di una società senza voce". Amiry-Moghaddam ha poi sottolineato che "una campagna di una settimana non è stata sufficiente per salvarla. Dobbiamo lottare ogni giorno per salvare le migliaia di altre persone che rischiano di diventare vittime della macchina omicida per preservare la sopravvivenza del regime". Sempre su X Mozhgan Keshavarz, attivista iraniana che è stata compagna di cella di Samira e che ha trascorso quasi tre anni dietro le sbarre, ha scritto che "Samira è stata vittima della pratica dei matrimoni precoci e ho visto quanto ha sofferto in carcere per il fatto che le è stato negato l'accesso ai suoi figli".

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Amnesty International: "Samira è 18esima donna messa a morte quest'anno in Iran

"Samira Sabzian, come temevamo, è stata messa a morte questa mattina in Iran appena dopo la preghiera dell'alba", ha dichiarato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia. "La sposa bambina che otto anni fa aveva ucciso il marito violento è la diciottesima donna messa a morte quest'anno in Iran su un totale di ormai 800 impiccagioni - ha spiegato il portavoce -. Le leggi iraniane consentono matrimoni forzati e precoci dall'età di 13 anni per le bambine, non proteggono le donne dalle violenza domestica e poi le ammazzano quando si ribellano".

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