Guerra, Israele: non liberi 15 donne e 2 bimbi. Hamas: abbiamo solo uomini e soldati

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L'accusa del ministro della Difesa di Tel Aviv Yoav Gallant. Trattative a un punto morto, il Mossad richiama la delegazione dal Qatar. Proseguono i lanci di razzi verso Israele e i bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Arrivati i primi aiuti dopo la fine della tregua, ma non bastano. Secondo Hamas, sono già 300 i morti dopo la fine della pausa umanitaria. Netanyahu: "Continuiamo a combattere per distruggere Hamas"

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Netanyahu: "il Libano verrà distrutto se Hezbollah farà guerra a Israele"

Benjamin Netanyahu è tornato ad avvertire Hezbollah:"Se Hezbollah farà l'errore di entrare in un conflitto più ampio, avrà distrutto il Libano con le sue stesse mani". "Stiamo operando continuamente al nord contro tutti gli sforzi messi in atto da Hezbollah per agire contro di noi. Eliminiamo cellule terroristiche, allontanandole dal confine, distruggiamo munizioni. Continueremo con una forte deterrenza al nord e la vittoria totale al sud".

Israele martella il sud di Gaza, saltano le trattative

Anche il secondo giorno dopo la fine della tregua è stato all'insegna della guerra totale a Gaza. Israele ha intensificato i raid nel sud della Striscia intorno a Khan Yunis, ordinando l'evacuazione dei civili, mentre Hamas ha lanciato raffiche di razzi contro diverse città dello Stato ebraico. Centinaia i palestinesi uccisi, ha denunciato il movimento che controlla sempre meno la Striscia. In questo diluvio di fuoco, a cui si aggiungono i nuovi attacchi di Hezbollah, sembra essersi spezzato anche l'esile filo di un negoziato per riprendere lo scambio di prigionieri: si è arrivati a un "punto morto", hanno annunciato gli israeliani lasciando la sede delle trattative, Doha. Per il governo Netanyahu riportare a casa tutti i connazionali resta una priorità, ha assicurato in serata il premier in una conferenza stampa. Chiarendo allo stesso tempo che i piani militari restano inalterati: una "manovra terrestre necessaria" per raggiungere l'obiettivo di "distruggere Hamas". Dopo la ripresa delle ostilità gli attacchi israeliani sono stati massicci. L'esercito ha reso noto di aver preso di mira finora più di 400 "obiettivi terroristici" a Gaza. Un'offensiva condotta con forze aeree, navali e di terra, principalmente sull'area di Khan Yunis, dove si sono riparati migliaia di sfollati provenienti dal nord. Israele, dopo aver mappato la zona, ha disposto le prime evacuazioni forzate da alcuni rioni, chiedendo ai residenti di andare verso la frontiera egiziana. Il piano è quello di operazioni mirate e circoscritte, di quadrante in quadrante, fino al controllo totale della parte meridionale della Striscia. "Sono aree dove non avevamo operato finora, ma andremo avanti con intensità fino alla completa eliminazione di Hamas", ha chiarito il ministro della difesa Yoav Gallant. Inviando un messaggio ai capi militari che controllano quest'area, ma anche ai loro leader: Yahya Sinwar, Mohammed Deif e Marwan Issa. 

Londra annuncia voli di ricognizione su Israele e Gaza per individuare gli ostaggi

Il Regno Unito condurrà voli di ricognizione su Israele e Gaza per prendere parte agli sforzi per salvare gli ostaggi in mano ad Hamas. I velivoli - ha reso noto il ministero della Difesa di Londra - "saranno disarmati, non avranno un ruolo di combattimento e avranno il compito esclusivo di localizzare gli ostaggi". "Solo le informazioni relative al salvataggio degli ostaggi saranno trasmesse alle autorità competenti responsabili del salvataggio degli ostaggi". I voli si svolgeranno sul Mediterraneo orientale, operando anche nello spazio aereo sopra Israele e Gaza.

Netanyahu: continuiamo a combattere per distruggere Hamas

''Continuiamo a combattere con tutta la forza per distruggere Hamas, per impedire che Gaza torni a minacciarci e per far si' che tutti gli ostaggi ritornino a casa'': lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu, aprendo una conferenza stampa. ''La guerra proseguira' fino al raggiungimento di tutti gli obiettivi. La manovra terrestre e' necessaria per raggiungere questo scopo''

Mezzaluna Rossa palestinese: 'Entrati a Gaza 100 camion di aiuti'

Sono cento i camion carichi di aiuti arrivati oggi nella Striscia di Gaza dal valico di Rafah, al confine con l'Egitto. Lo ha confermato la Mezzaluna Rossa palestinese, precisando su X che il suo staff ha "ricevuto cento camion" con "generi alimentari, acqua, aiuti d'emergenza, forniture sanitarie e medicinali". Ieri l'arrivo degli aiuti nella Striscia si era fermato con la ripresa delle ostilità tra Israele e Hamas.

Human Rights: 'L'Iran approfitta della guerra a Gaza per aumentare esecuzioni'

Secondo gruppi per i diritti umani, il regime iraniano ha giustiziato più di 127 persone, tra cui donne e minori, dall'attacco di Hamas in Israele del 7 ottobre. I dati raccolti da Iran Human Rights (Ihr) e dall'organizzazione norvegese Hengaw, consultati dal domenicale britannico Observer, indicano un aumento "allarmante" delle esecuzioni dall'inizio della guerra tra Israele e Hamas. Un terzo gruppo, Human Rights Activists in Iran (Hra), ha confermato che c'è stato un aumento significativo delle esecuzioni dopo gli attacchi del 7 ottobre, affermando che la scorsa settimana il regime ha giustiziato sette persone in un arco di 24 ore. Gli attivisti per i diritti umani e le famiglie delle persone messe a morte hanno accusato il regime di usare la preoccupazione del mondo per la guerra a Gaza come copertura per vendicarsi dei dissidenti e mettere a morte le persone senza il dovuto processo giudiziario.

Hamas: uccisi 15.207 palestinesi

Hamas ha dichiarato che piu' di 200 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza dalla fine del cessate il fuoco con Israele. Secondo la dichiarazione, il numero totale delle vittime ammonta a 15.207 persone, con oltre 40.000 feriti, di cui 280 persone del comparto sanita', 26 squadre di soccorso e 76 giornalisti e personale dei media. Secondo Hamas, circa il 70% delle vittime nella Striscia sono donne e bambini. Hamas stima che ogni giorno siano necessari 1.000 camion di aiuti umanitari per soddisfare i bisogni dei residenti della Striscia, insieme a un ulteriore milione di litri di carburante ogni giorno.


Quattro ex ostaggi alla manifestazione di massa a Tel Aviv

Migliaia di dimostranti si sono raccolti nel centro di Tel Aviv, nelle vicinanze della cosidetta 'Piazza degli ostaggi', per esigere la liberazione immediata di tutti gli israeliani rimasti ancora prigionieri a Gaza. Fra gli oratori, hanno riferito gli organizzatori, ci sono anche quattro ex ostaggi: Daniela Alloni, Yaffa Adar, Yocheved Lifshitz e Ditza Heiman. Sono stati invitati a parlare anche congiunti della famiglia Bibas (padre, madre, e due bambini di 4 anni e 10 mesi) la cui sorte resta incerta. 

Abu Mazen, basta con Governo fascista israeliano

Il Presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha affermato stasera che il popolo e la leadership della Palestina non si arrenderanno alle circostanze, ne' permetteranno un altro esodo simile a quello della Nakba del 1948, indipendentemente dalle circostanze. sfide o sacrifici. Rivolgendosi a un incontro della leadership palestinese presso la sede presidenziale a Ramallah, il Presidente ha dichiarato: "Non ci inginocchieremo, ne' ci arrenderemo alle circostanze prevalenti. Non permetteremo il ripetersi della Nakba del 1948, indipendentemente dalle sfide o dai sacrifici". Nel frattempo, il presidente Abbas ritiene gli Stati Uniti responsabili di non aver costretto il governo israeliano a cessare la sua aggressione contro il popolo palestinese. "Adesso basta con questo governo fascista israeliano. Non c'è più spazio per ulteriore tolleranza. Se la comunità internazionale non prende l'iniziativa per intervenire in modo positivo ed efficace, la situazione arriverà a un punto che non potrà essere trattata o affrontata" ha avvertito il presidente Abbas. Abbas ha ribadito che Gaza e' parte integrante dello Stato palestinese, sottolineando che "qualsiasi soluzione politica deve comprendere l'intera Palestina con Gerusalemme come capitale".



Hamas: nessun negoziato in corso e nessun rilascio

Nessun negoziato e' attualmente in corso per un cessate il fuoco a Gaza: lo ha detto in un'intervista ad Al Jazeera il vice responsabile dell'ufficio politico di Hamas, Saleh al-Arouri, aggiungendo che non ci sara' nessuno scambio fra ostaggi e prigionieri finche' continuera' l'assalto a Gaza. "Non ci sono negoziati sulla tregua. Non ci sara' alcuno scambio di prigionieri finche' l'aggressione non finira' e non ci sarà un cessate il fuoco completo e definitivo", ha dichiarato. "L'occupazione insiste che ci sono ancora donne e bambini detenuti, ma noi abbiamo detto che li abbiamo consegnati tutti. I prigionieri rimasti a Gaza sono soldati e civili che hanno servito nell'esercito di occupazione", ha aggiunto. Non saranno rilasciati "fino a quando non saranno liberati tutti i nostri prigionieri e non ci sara' un cessate il fuoco. La resistenza è pronta ad affrontare tutti gli scenari militari israeliani, che si tratti di guerra di terra, aerea o altro", ha concluso.

Harris: Usa non permetteranno sfollamento palestinesi

La vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha dichiarato che "in nessuna circostanza gli Stati Uniti permetteranno il trasferimento forzato dei palestinesi". Lo si legge in una dichiarazione rilasciata dalla Casa Bianca. Harris ha dichiarato: "La vicepresidente ha ribadito che in nessuna circostanza gli Stati Uniti permetteranno il trasferimento forzato di palestinesi da Gaza o dalla Cisgiordania, l'assedio di Gaza o il ridisegno dei confini di Gaza". La dichiarazione arriva nel corso dell'incontro di Harris con il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, a Dubai a margine della Cop28. Harris ha aggiunto: "La vicepresidente ha discusso le idee degli Stati Uniti per la pianificazione post-bellica a Gaza, compresi gli sforzi per la ricostruzione, la sicurezza e la governance. Ha sottolineato che questi sforzi potranno avere successo solo se saranno perseguiti nel contesto di un chiaro orizzonte politico per il popolo palestinese verso uno Stato proprio guidato da un'Autorità Palestinese rivitalizzata e avranno un sostegno significativo da parte della comunita' internazionale e dei Paesi della regione".

Hamas: in ostaggio abbiamo solo uomini e soldati

Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Saleh al-Arouri, ha detto in un'intervista ad Al Jazeera che l'organizzazione ha consegnato tutte le donne e bambini e che ora "rimangono solo uomini e soldati" in mano ai miliziani. Lo scrive Haaretz. "Israele insiste che abbiamo ancora donne e bambini, anche se abbiamo chiarito che abbiamo consegnato tutte le donne e i bambini in nostro possesso, e ora rimangono solo uomini e soldati", ha affermato, aggiungendo che attualmente non sono in corso negoziati per una tregua e che Hamas non libererà altri ostaggi senza un cessate il fuoco globale e il rilascio di tutti i prigionieri palestinesi.

Gallant: Hamas non vuole rilasciare 15 donne e 2 bambini

Hamas ha infranto gli accordi ''quando si è rifiutato di rilasciare 17 ostaggi: 15 donne e due bambini'': lo ha detto il ministro della difesa Yoav Gallant. Per questa ragione ieri l'esercito israeliano ha ricevuto l'ordine di ''accrescere e potenziare le attivita' militari a Gaza''. ''La pressione militare - secondo Gallant - consente di raggiungere due obiettivi: arrecare danni a Hamas e favorire la liberazione degli ostaggi''. Israele, ha precisato, ha recuperato 110 ostaggi e i corpi di tre prigionieri. ''Nessun esercito ha mai fatto meglio contro gruppi terroristici''. Israele ha inoltre ucciso ''migliaia di terroristi''.

Bombe Israele uccidono fisico Sufyan Tayeh

Un attacco aereo israeliano contro la città di Al-Faluja, 30 km a nord-est di Gaza City, ha ucciso l'eminente scienziato palestinese Sufyan Tayeh e la sua famiglia. Lo annunci il Ministero palestinese dell'Istruzione, controllato da Hamas. Tayeh, che era presidente dell'Universita' islamica di Gaza, era un ricercatore nel campo della fisica e della matematica applicata.


Stasera Netanyahu in tv per una conferenza stampa

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu terra' stasera una conferenza stampa, che sara' trasmessa in diretta dalle reti televisive nazionali. Lo ha annunciato il suo ufficio. Anche il ministro della difesa Yoav Gallant ha preannunciato ai media un proprio intervento, che avverra' separatamente.

Hamas, '300 uccisi dai raid israeliani su Gaza City'

Trecento persone sono state uccise negli attacchi israeliani sul quartiere di Shejaiyeh, nella parte orientale di Gaza City. Lo sostiene l'Ufficio informativo di Hamas in un comunicato riportato da Haaretz. Secondo la dichiarazione, l'aeronautica israeliana ha bombardato più di 50 edifici residenziali e case del quartiere. 

Sirene di allarme nel nord di Israele, anche a Nazareth

Sirene di allarme risuonano in estese località nel nord di Israele, fra cui Nazareth. Lo ha riferito la radio militare. Gli abitanti hanno avuto ordine di entrare nei rifugi.

Stop negoziati, Israele ritira sua delegazione in Qatar

- Israele ha deciso di ritirare la sua delegazione dai negoziati che si stavano svolgendo in Qatar per un cessate il fuoco a Gaza. Gli esponenti del Mossad che si trovavano a Doha sono stati richiamati in patria a causa della "impasse" nei negoziati. "Su indicazione del primo ministro Benjamin Netanyahu, David Barnea, capo del Mossad, ha ordinato alla sua squadra a Doha di tornare in Israele", ha dichiarato l'ufficio di Netanyahu in un comunicato citato da Al Jazeera. Hamas, secondo il premier israeliano, "non ha rispettato la sua parte dell'accordo, che prevedeva il rilascio di tutti i bambini e le donne secondo una lista trasmessa ad Hamas e da loro approvata. Il capo del Mossad ringrazia il capo della CIA, il ministro dell'Intelligence egiziano e il primo ministro del Qatar per la loro collaborazione negli enormi sforzi di mediazione che hanno portato al rilascio di 84 bambini e donne dalla Striscia di Gaza oltre a 24 cittadini stranieri", si legge ancora nel comunicato. Il probema riguarderebbe la proposta di Hamas di includere nel numero degli ostaggi da liberare anche lcuni fra quelli morti a Gaza. 

Tenta un attacco ai soldati, palestinese ucciso a Nablus

Un palestinese e' stato ucciso oggi dopo che, secondo il portavoce militare israeliano, aveva cercato di avventarsi con un coltello contro soldati che presidiavano un posto di blocco a pochi chilometri da Nablus, in Cisgiordania. La sua identita' non e' al momento nota. Da parte palestinese questo episodio non e' stato ancora commentato.



Erdogan potrà accogliere terroristi Hamas in fuga

Israele ha detto che la Turchia, se vuole, potrà accogliere i membri dell'ala militare di Hamas che alla fine del conflitto fossero ancora vivi. Commentando il sostegno del presidente Recep Tayyep Erdogan a Hamas, il ministro degli esteri israeliano Ely Cohen ha scritto su X: ''L'organizzazione Hamas-Isis cessera' di esistere a Gaza, libereremo Gaza da Hamas, per il bene della sicurezza di Israele e per creare un futuro migliore agli abitanti della regione''. ''La vostra presidenza - ha concluso Cohen - potra' poi accogliere nel Suo Paese i terroristi di Hamas che non siano stati eliminati e che siano fuggiti da Gaza''. 

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