Lo ha ribadito il premier israeliano in conferenza stampa. Il capo dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi ha condannato il raid di Israele contro una scuola che ospitava migliaia di sfollati nel campo di Jabaliya, parlando di "immagini e filmati terrificanti". Il direttore dell'ospedale Nasser di Khan Yunis ha annunciato che 26 persone sono state uccise in un raid aereo contro tre edifici residenziali della città, nel distretto di Hamad. Marcia dei familiari degli ostaggi alle porte di Gerusalemme
Hamas, '12.300 morti a Gaza, più di 5mila sono minorenni'
Il governo del movimento islamista Hamas ha annunciato che 12.300 palestinesi sono stati uccisi nei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza dall'inizio della guerra il 7 ottobre. Tra i decessi registrati finora ci sono più di 5.000 minorenni e 3.300 donne, ha precisato. Inoltre, 30.000 persone sono rimaste ferite. Il ministero della Sanità di Hamas ha aggiunto che decine di corpi sono disseminati per le strade del nord della Striscia di Gaza e che è impossibile contarli perché l'esercito israeliano "prende di mira le ambulanze e gli operatori sanitari" che cercano di avvicinarsi.
Hamas, 'interrotti contatti con squadre che sorvegliano ostaggi'
L'ala militare di Hamas ha affermato che "i contatti con alcune squadre il cui compito era quello di sorvegliare gli ostaggi sono stati interrotti". Lo riporta Haaretz, aggiungendo che Hamas non avrebbe informazioni sulla sorte degli ostaggi tenuti da queste squadre, né sulle condizioni delle guardie stesse.
Marcia sotto ufficio premier, "pronti ad andare a Gaza"
Migliaia di persone si sono radunate davanti all'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a Gerusalemme dopo una marcia di diversi giorni partita da Tel Aviv per chiedere al governo maggiori impegno nel riportare immediatamente a casa i circa 240 ostaggi detenuti da Hamas. "Abbiamo camminato per cinque giorni senza fermarci e mi fanno male le gambe e le spalle e mi fa male tutto, ma niente fa male come il cuore", ha detto Orin, la madre di Eden Zacharia, che è tenuto in ostaggio in Gaza, secondo quanto riportato dal Times of Israel. "Anche se avessimo bisogno di camminare fino a Gaza, cammineremo fino a Gaza. Ovunque dovremo andare andremo, non rinunceremo ai nostri figli", ha aggiunto la donna.
Netanyahu terrà una conferenza stampa questa sera
Il premier Benyamin Netanyahu terrà una conferenza stampa alle 20.30 ora locale, (le 19.30 in Italia) al ministero della Difesa a Tel Aviv. Lo ha reso noto l'ufficio del premier. Insieme a Netanyahu ci saranno il ministro del governo di emergenza nazionale Benny Gantz e il ministro della Difesa Yoav Gallant.
Nuove manifestazioni in Gran Bretagna a sostegno dei palestinesi
Migliaia di persone sono scese di nuovo in strada oggi in Gran Bretagna per sostenere i palestinesi e chiedere un cessate il fuoco a Gaza. A Londra sono state organizzate numerose manifestazioni e sfilate. Nel nord della capitale in centinaia hanno dimostrato nei pressi dell'ufficio del leader dell'opposizione laburista Keir Starmer, criticato per il suo no al cessate il fuoco. Cortei e proteste anche in altre città.
Marcia sotto ufficio premier, "pronti ad andare a Gaza"
Migliaia di persone si sono radunate davanti all'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, a Gerusalemme dopo una marcia di diversi giorni partita da Tel Aviv per chiedere al governo maggiori impegno nel riportare immediatamente a casa i circa 240 ostaggi detenuti da Hamas. "Abbiamo camminato per cinque giorni senza fermarci e mi fanno male le gambe e le spalle e mi fa male tutto, ma niente fa male come il cuore", ha detto Orin, la madre di Eden Zacharia, che è tenuto in ostaggio in Gaza, secondo quanto riportato dal Times of Israel. "Anche se avessimo bisogno di camminare fino a Gaza, cammineremo fino a Gaza. Ovunque dovremo andare andremo, non rinunceremo ai nostri figli", ha aggiunto la donna.
Scholz a Netanyahu, "migliorare situazione umanitaria"
C'è "un'urgente necessità di migliorare la situazione umanitaria" nella Striscia di Gaza, ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz durante un colloquio telefonica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Il cancelliere, secondo un comunicato ufficiale, "ha sottolineato l'urgente necessita' di migliorare la situazione umanitaria degli abitanti della Striscia di Gaza". "Cessate il fuoco umanitari potrebbero contribuire a un miglioramento sostanziale dell'assistenza alle popolazioni", ha aggiunto.
Iran, manifestazioni in diverse città a sostegno di Gaza
Migliaia di iraniani hanno partecipato a manifestazioni in tutto il Paese contro l'incessante bombardamento israeliano della Striscia di Gaza in seguito all'attacco di Hamas il mese scorso. Le manifestazioni nella capitale Teheran e in altre città si sono svolte a "sostegno dei bambini oppressi di Gaza" con lo slogan "La Palestina non è sola", secondo i media locali. Secondo le autorità di Hamas, che governano Gaza dal 2007, la campagna aerea e terrestre di Israele ha ucciso circa 12.000 persone nel territorio palestinese, tra cui 5.000 bambini. Israele ha promesso di distruggere Hamas in risposta agli attacchi del 7 ottobre, che secondo funzionari israeliani hanno ucciso circa 1.200 persone, la maggior parte delle quali civili, e in cui sono state prese in ostaggio circa 240 persone. A Teheran, folle di manifestanti hanno sventolato bandiere palestinesi, mentre altri tenevano striscioni con la scritta "Abbasso l'America" e "Abbasso Israele". Altri hanno bruciato bandiere israeliane mentre altri hanno sventolato quelle del gruppo sciita libanese Hezbollah, alleato dell'Iran. Manifestazioni simili hanno avuto luogo in altre grandi città tra cui Shiraz, Kerman e Isfahan.
Unrwa, orribili immagini dei raid contro scuola a Jabaliya
Il capo dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, ha condannato il raid di Israele contro una scuola che ospitava migliaia di sfollati nel campo di Jabaliya, nella zona settentrionale della Striscia di Gaza, parlando di "immagini e filmati terrificanti di decine di persone uccise e ferite". Lazzarini su X ha poi affermato che "questi attacchi non possono diventare un fatto comune, devono cessare. Un cessate il fuoco umanitario non può più aspettare".
Famiglie rapiti davanti uffici Netanyahu, 'liberateli ora'
"Liberateli adesso". È il grido che arriva dalla folla di migliaia di persone che, arrivate in corteo a Gerusalemme davanti agli uffici del premier israeliano Benyamin Netanyahu, chiedono maggiore impegno per la liberazione degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre. "Non abbiamo il privilegio di poter aspettare ancora che i nostri cari vengano liberati per buon cuore e buona volontà, perché questa cosa non avverrà mai", ha detto nel suo intervento in piazza, Yuval Haran, che aspetta il ritorno a casa di sette membri della sua famiglia portati nella Striscia di Gaza.
Onu condanna attacchi a scuole:"Terrificanti"
Il numero uno dell'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha denunciato gli attacchi contro le scuole gestite dalle Nazioni Unite a Gaza dopo che il ministero della Sanità guidato da Hamas ha dichiarato che almeno 50 persone erano state uccise a Jabalia. Philippe Lazzarini ha detto di aver visto "immagini e filmati terrificanti di decine di persone uccise e ferite" in una delle scuole dell'agenzia Onu "che ospitava migliaia di sfollati". "Questi attacchi non possono diventare un fatto comune, devono finire", ha scritto su X.
Famiglie rapiti davanti uffici Netanyahu, 'liberateli ora'
"Liberateli adesso". È il grido che arriva dalla folla di migliaia di persone che, arrivate in corteo a Gerusalemme davanti agli uffici del premier israeliano Benyamin Netanyahu, chiedono maggiore impegno per la liberazione degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre. "Non abbiamo il privilegio di poter aspettare ancora che i nostri cari vengano liberati per buon cuore e buona volontà, perché questa cosa non avverrà mai", ha detto nel suo intervento in piazza, Yuval Haran, che aspetta il ritorno a casa di sette membri della sua famiglia portati nella Striscia di Gaza.
Corteo pro Palestina a Torino, 'Salviamo Gaza'
È partito da piazza XVIII dicembre a Torino un corteo pro Palestina. "Vita, terra, libertà per il popolo palestinese. Salviamo Gaza" recita lo striscione di apertura della manifestazione, a cui partecipano alcune centinaia di persone. "Noi siamo qua per dire che siamo ancora vivi e siamo ancora esseri umani. Mentre a Gaza lo Stato d'Israele sta sterminando un popolo con una pulizia etnica. Molti di noi non sono palestinesi, ma siamo palestinesi perché siamo umani" spiega Seikh Mohamed, coordinatore della Moschea Ibn al khattab, vicino a Porta Nuova. Il corteo percorrerà corso Regina Margherita e terminerà in piazza Castello.
Unrwa, 'da Israele solo la metà del carburante necessario'
"Dopo settimane di rinvii, Israele ha approvato l'ingresso solo della metà del carburante necessario per le operazioni umanitarie a Gaza, si è molto lontani dal garantire il funzionamento ininterrotto di ospedali, pompe idrauliche per i rifugi, ambulanze, sistema DI comunicazioni". Lo denuncia in una nota Philippe Lazzarini, capo dell'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. "Senza tutto il carburante che serve la popolazione avrà solo due terzi del fabbisogno giornaliero di acqua potabile, mentre il sistema fognario rischia di collassare ed essere fonte di epidemie", prosegue il responsabile.
Erdogan, non lasceremo impuniti crimini di Israele
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito l'intenzione della Turchia di denunciare i crimini di guerra commessi dal governo israeliano durante le operazioni militari nella Striscia di Gaza. "Non lasceremo impuniti i crimini di Israele. Agiremo in tutte le sedi opportune. Tutti parlano dei civili israeliani uccisi, ma purtroppo sono stati uccisi 13 mila civili innocenti palestinesi. Non si puo' continuare a giustificare questo massacro con l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Non è la maniera
giusta di spiegare questa storia", ha detto Erdogan di rientro
dalla Germania, dove ha avuto un incontro con il presidente Frank Walter Steinmeier e con il cancelliere Olaf Scholz. Erdogan ha accusato le nazioni europee di utilizzare "un doppio standard" rispetto a quanto avvenuto nel conflitto in Ucraina. Lo scorso 14 novembre il partito Akp del presidente turco ha
presentato un fascicolo in cui accusa di genocidio il premier
israeliano Benjamin Netanyahu dinanzi la Corte Penale Internazionale. Da quanto reso noto si tratta di un fascicolo di 23 pagine preparato da tre avvocati vicini al partito Akp di Erdogan e dal ministero della Giustizia turco. Il fascicolo contiene prove dell'uso di armi vietate da convenzioni internazionali nei bombardamenti delle ultime settimane e chiede alla procura dell'Aja di raccoglire prove dei crimini commessi durante le operazioni militari dell'esercito israeliano.
Giordania, 'da Israele crimini di guerra, spazzare via Hamas non è soluzione'
"Non siete contenti di quel che fa Hamas, allora convincete i palestinesi che hanno un futuro e che Hamas si frappone tra loro e quel futuro". Si è espresso così il ministro degli Esteri della Giordania, Ayman Safadi, secondo il quale "i palestinesi non hanno più nulla da perdere" e Israele è responsabile di "crimini di guerra". L'accusa è arrivata durante l'incontro annuale Manama Dialogue, organizzato in Bahrein dall'International Institute for Strategic Studies. "La negazione di cibo, carburante e medicine alla popolazione di Gaza è un crimine di guerra - ha affermato Safadi - Va definito crimine di guerra perché è quello di cui si tratta". Il ministro degli Esteri del regno hashemita ha quindi accusato Israele di "tenere in ostaggio" 2,3 milioni di palestinesi, negando loro cibo e acqua mentre prosegue il conflitto con Hamas. E ha rimarcato: "Sì al rilascio degli ostaggi, ma non vanno collegate le pause umanitarie al rilascio degli ostaggi".
Iran organizza manifestazioni in favore 'bimbi palestinesi'
Manifestazioni organizzate dallo Stato si sono svolte in varie città dell'Iran in favore dei "bambini palestinesi" nella guerra in corso fra Israele e Hamas nella Striscia di Gaza. In piazza Enghelab (Rivoluzione) a Teheran si sono visti molti cartelli con foto di bambini uccisi , mentre alcuni manifestanti deponevano manichini ricoperti da sudario sulla strada. Fra gli slogan più scanditi: "Israele ha paura perché Hamas sarà vittoriosa". Lo scrive l'agenzia Isna, secondo cui i manifestanti hanno anche esibito cartelli con la foto di Ghassem Soleimani, l'ex comandante della speciale Al Qods dei Guardiani della Rivoluzione, ucciso nel gennaio 2020 a Baghdad in un attacco mirato con un drone.
Ministero Hamas: 50 morti in raid su scuola Onu a Jabalya
Il ministero della Sanità di Hamas ha affermato che almeno 50 persone sono rimaste uccise in un raid israeliano condotto "all'alba, sulla scuola al Fakhura" che serviva da riparo per i rifugiati nel campo profughi gestito dall'Onu a Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza.
Ministero Hamas, 50 morti in raid su scuola Onu a Jabalya
Il ministero della Sanità di Hamas ha affermato che almeno 50 persone sono rimaste uccise in un raid israeliano condotto "all'alba, sulla scuola al Fakhura" che serviva da riparo per i rifugiati nel campo profughi gestito dall'Onu a Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza.
Von der Leyen contro 'sgombero forzato' palestinesi da Gaza
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è detta "contraria" alla "evacuazione forzata" dei palestinesi da Gaza, dopo l'incontro avuto al Cairo con il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi. "Ho discusso della crisi umanitaria in corso a Gaza con il presidente al-Sisi. Ho ringraziato l'Egitto per il suo ruolo nella fornitura e la facilitazione dell'invio di aiuti umanitari ai palestinesi vulnerabili", ha detto. "Siamo d'accordo sul principio di non sgomberare con la forza i palestinesi, in un orizzonte politico fondato su una soluzione a due Stati", ha quindi aggiunto Von der Leyen.