Sparatoria nel Maine, assediata la casa del killer ma Robert Card è ancora in fuga

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Polizia e Fbi sono rimaste diverse ore fuori dall’abitazione del 40 enne ex militare che a Lewiston ha aperto il fuoco con un fucile in una sala da bowling e in un ristorante, uccidendo 18 persone e ferendone 13. Si teme che l’uomo sia in possesso di una radio della polizia che gli consente di conoscere in anticipo gli spostamenti degli agenti che lo stanno cercando. La città rimane blindata, con ristiranti e locali chiusi e le persone barricate in casa come chiesto dalle forze dell'ordine

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Prosegue nel Maine la caccia all’uomo per trovare Robert Card, il 40 enne ex militare e riservista dell’esercito che nella serata del 25 ottobre (orario degli Stati Uniti) armato con un fucile AR-15 è entrato prima in una sala da bowling e poi in un ristorante di Lewiston e ha aperto il fuoco causando 18 morti e 13 feriti. Fra le vittime anche un 14enne e suo padre che si trovavano nella sala da bowling. L'ennesima sparatoria di massa che ha riacceso il dibattito sulle armi in America e spinto, ancora volta, il presidente Joe Biden a chiedere al Congresso il divieto delle armi d'assalto e una stretta sui controlli. "È il minimo che possiamo fare per gli americani che sono costretti a vivere con cicatrici, fisiche e mentali, per questo nuovo attacco senza senso". Nel Maine non sono necessari né controlli per l'acquisto di armi né permessi e non è in vigore alcuna legge red flag, che consente a un giudice di rimuovere l'accesso a pistole e fucili a chi è ritenuto pericoloso per sé stesso e per gli altri.

L’assedio alla casa di Robert Card

Nella notte italiana la polizia l’Fbi sono rimaste tre ore davanti alla casa di Robert Card. A un certo punto le forze dell'ordine hanno urlato "esci fuori con le mani alzate" e "sei sotto arresto" ma non è chiaro se le frasi fossero rivolte all’uomo ricercato. Poi, dopo alcune ore, gli agenti hanno lasciato la zona. Nel frattempo Lewinston rimane una città fantasma con ristoranti e locali chiusi e le persone barricate in casa come chiesto dalle forze dell'ordine. Il killer avrebbe lasciato un biglietto. I contenuti non sono noti ma, secondo indiscrezioni, si tratterebbe di una sorta di messaggio di addio che potrebbe indicare che Robert Card potrebbe essersi tolto la vita. Proprio per questo, riporta Cnn, le ricerche si starebbero concentrando su un fiume, nel quale potrebbe essersi gettato. 

Allertati Canada e New York

L'area delle ricerche è stata ampliata, con le autorità americane che hanno allertato il vicino confine canadese sulla possibilità che Card possa decidere di lasciare gli Stati Uniti. L'allerta è stata alzata a New York: l'ex militare conosce bene - secondo indiscrezioni - la regione di New Jersey, Connecticut e New York e il timore è che possa arrivare nella Grande Mela. Intanto gli investigatori hanno recuperato il cellulare di Card, che può aiutare a capire quanto potrebbe essere successo prima della sparatoria, ma allo stesso tempo complica ulteriormente la ricerca in quanto sottrae agli agenti uno strumento per localizzarlo.

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La strage

L'allarme è scattato intorno alle sette di sera, quando la polizia ha ricevuto la prima chiamata per colpi di arma da fuoco sparati al bowling Just-in-Time, che come tutti i mercoledì ospitava una serata per teenager. Poco dopo decine di altre telefonate si sono succedute per una sparatoria nel bar-ristorante Schemengees. Gli agenti sono intervenuti rapidamente, avviando una caccia all'uomo che non ha ancora prodotto alcun risultato. Nel tentativo di facilitare le ricerche la polizia ha diffuso una foto di Card e un'immagine della sua vettura, una Subaru Outback bianca. Gli spari, inizialmente, sono stati scambiati da alcuni testimoni per uno scherzo di Halloween. Un'impressione durata poco sotto i colpi a ripetizione scaricati al bowling, dove l'aggressore ha fatto sette vittime, e poi al ristorante, dove ha colpito mortalmente otto persone. Altre sono invece decedute successivamente in ospedale.

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Chi è Robert Card

Riservista dell'esercito americano, nel quale si è arruolato nel 2002, Robert Card ha di recente iniziato a soffrire di problemi psichici ed è stato ricoverato in un centro specializzato la scorsa estate dopo aver mostrato strani comportamentoi nel corso di esercitazioni a West Point. Problemi psichici che, comunque, non gli hanno impedito di essere in possesso di un fucile d'assalto come l'AR-15 e forse, come sospettano le forze dell'ordine, anche di altri armi. L'aggressore - ha raccontato un suo ex collega dell'esercito - è molto abile negli spazi all'aperto e un ottimo tiratore. E forse, è il timore maggiore, è in possesso di una radio della polizia che gli consente di conoscere in anticipo gli spostamenti degli agenti che lo stanno cercando. "È pericoloso", ha ribadito a più riprese la polizia. Contro Card è stato spiccato un mandato d'arresto con otto capi d'accusa, legati al numero delle persone decedute già identificate.

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