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Tajani in Kazakistan: "Astana partner strategico per l'export dell'Italia"

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"L'Italia è un Paese industriale che ha bisogno di materie prime e credo che questo matrimonio tra l'industria italiana e le materie prime che ci sono in Kazakistan possa essere portatore di ottimi risultati per entrambi. Andremo avanti nella direzione di rinforzare la nostra collaborazione”, ha detto il ministro degli Esteri durante la visita ufficiale. Firmata anche una dichiarazione di intenti su rinnovabili e terre rare

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"Consideriamo il Kazakistan un partner strategico e per questo continueremo a lavorare insieme. La situazione è molto positiva e vorremo che lo diventasse ancora di più. Abbiamo stretto un forte rapporto di amicizia che avrà effetti positivi sui nostri Paesi", ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, atterrato oggi in Kazakistan per la sua visita ufficiale nel Paese. Tajani è il primo ministro degli Esteri italiano a visitare la nazione asiatica dalla missione di Lamberto Dini ad Almaty nel 1997, e la prima volta di un titolare della Farnesina ad Astana.

Tajani: “Fondamentale continuare ad avere ottimi rapporti”

"La riunione che abbiamo avuto è stata molto positiva. Per noi è fondamentale continuare ad avere ottimi rapporti politici, rinforzarli, che abbiamo con questo grande importante Paese, riveste un rilievo non secondario", ha aggiunto Tajani. "Apprezziamo l'atteggiamento del Paese non solo per le riforme interne che appoggiamo, ma per la sensibilità e moderazione in cui si muove nel palcoscenico internazionale. Apprezziamo la posizione sull'Ucraina e il lavoro sull'Afghanistan". Il ministro ha poi riferito che "fra qualche settimana inaugureremo l'Istituto italiano di cultura ad Almaty, a dimostrazione di quanto crediamo alla diplomazia culturale".

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Antonio Tajani all'arrivo in Kazakistan
Antonio Tajani all'arrivo in Kazakistan - ©Ansa

La collaborazione sulle materie prime

"L'Italia è un Paese industriale che ha bisogno di materie prime e credo che questo matrimonio tra l'industria italiana e le materie prime che ci sono in Kazakistan possa essere portatore di ottimi risultati per entrambi i Paesi. Andremo avanti nella direzione di rinforzare la nostra collaborazione”, ha aggiunto Tajani in conferenza stampa con l'omologo kazako ad Astana. "Vorremmo essere qui sempre di più. Abbiamo ottimi risultati ma non sono soddisfatto, vorrei fare di più e sono d'accordo sulla necessità di dar vita a un 'business council' per la crescita delle relazioni tra i nostri due Paesi. Ho invitato il ministro degli Esteri in Italia".

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Il ministro kazako: “Invitiamo l'Italia a investire qui”

Da Astana "ribadiamo il nostro interesse a rafforzare il partenariato globale e invitiamo la parte italiana a investire nei settori prioritari della nostra economia", ha invece dichiarato il ministro degli Esteri kazako, Murat Nurtleu. "Una solida cooperazione si sta sviluppando" tra Italia e Kazakistan. "Le nostre posizioni sulle questioni internazionali sono simili e vicine" e "considerando il ruolo di Roma nello sviluppo dei collegamenti energetici, logistici e tecnologici tra l'Asia centrale e l'Europa, sosteniamo pienamente il desiderio di promuovere ulteriormente progetti reciprocamente vantaggiosi", ha sottolineato. "Dato il dialogo politico armonioso su molte questioni, preferiamo concentrarci prima di tutto sulla nostra partnership commerciale e di investimenti. Oggi l'Italia è il nostro partner principale commerciale in Europa".

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Antonio Tajani all'arrivo in Kazakistan
Antonio Tajani all'arrivo in Kazakistan - ©Ansa

Firmata una dichiarazione di intenti su rinnovabili e terre rare

Tajani e Nurtleu hanno poi firmato una dichiarazione d'intenti che sottolinea il "reciproco interesse a istituire forme di cooperazione" e "la volontà di promuovere iniziative di collaborazione economica e industriale" e "facilitare investimenti diretti e joint venture" in materia di energie rinnovabili, idrogeno verde, materie prime e terre rare. Si tratta della prima firma di una dichiarazione simile a livello internazionale per Roma e Astana. Nel memorandum, i ministri hanno sottolineato "il nostro reciproco interesse a stabilire forme di cooperazione reciproca efficiente, efficace e tempestiva e, in questo contesto, a esplorare forme di collaborazione nei settori oggetto della presente Dichiarazione congiunta" quali materie prime, terre rare, rinnovabili e idrogeno verde, "attraverso lo scambio di esperienze e conoscenze nel campo della ricerca, dell'innovazione (compresi, industria manifatturiera e gestione delle acque) e formazione di nuove competenze". La dichiarazione esprime "la comune volontà di promuovere, nel quadro del partenariato tra Ue e Kazakistan, iniziative di collaborazione economica e industriale, per facilitare investimenti diretti e joint venture tra imprese dei nostri Paesi, nonché progetti congiunti di ricerca e scambio tecnologico, anche attraverso business forum annuali tra imprese kazake e italiane, eventi, seminari e workshop organizzati con il coinvolgimento di enti governativi e il supporto di associazioni ed enti di rappresentanza imprenditoriale".

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La collaborazione tra Italia e Kazakistan

La nota congiunta evidenzia "la comune intenzione di facilitare la realizzazione di progetti pilota industriali nei settori sopra menzionati, nel quadro degli Accordi esistenti e avvalendosi delle piattaforme esistenti, come la Green Hydrogen Alliance, che comprende anche aziende italiane, costituita su iniziativa del governo kazako governo nel 2022 per sostenere e facilitare lo scambio di conoscenze tecnologiche in questo settore chiave per la transizione ecologica". Espressa poi "l'intenzione comune di migliorare gli scambi e i legami commerciali, culturali e umani, anche aumentando gli sforzi per facilitare il regime dei visti all'interno dell'area Schengen per i cittadini del Kazakistan". Infine, affermato "l'interesse reciproco a promuovere la consultazione e la cooperazione nel campo della cultura, dell'istruzione e della scienza attingendo alle reciproche aree di competenza".

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