Durante l'incontro ecumenico e interreligioso con i leader delle confessioni presenti in Mongolia, il pontefice ha sottolineato che occorre scegliere la "via del dialogo e dell'incontro per porre fine alle guerre". Oggi la messa per i cattolici
"La chiusura, l'imposizione unilaterale, il fondamentalismo e la forzatura ideologica rovinano la fraternità, alimentano tensioni e compromettono la pace". Questo l'avvertimento di papa Francesco, nell'incontro ecumenico e interreligioso con i leader delle confessioni presenti in Mongolia. Il pontefice ha poi sottolineato che "l'altruismo costruisce armonia e dove c'è armonia c'è intesa, prosperità, bellezza". Oggi Bergoglio è arrivato alla Steppe Arena, dove presiede la messa, davanti a circa
2.000 persone.
"Via del dialogo e incontro per porre fine a guerre"
"Il fatto di essere insieme nello stesso luogo è già un messaggio: le tradizioni religiose, nella loro originalità e diversità, rappresentano un formidabile potenziale di bene a servizio della società. Se chi ha la responsabilità delle nazioni scegliesse la strada dell'incontro e del dialogo con gli altri, contribuirebbe in maniera determinante alla fine dei conflitti che continuano ad arrecare sofferenza a tanti popoli", ha poi aggiunto il pontefice.
"Nessuna confusione tra religione e violenza"
Bergoglio ha quindi ricordato che "il nostro comportamento è chiamato a confermare nei fatti gli insegnamenti che professiamo; non può contraddirli, diventando motivo di scandalo. Nessuna confusione dunque tra credo e violenza, tra sacralità e imposizione, tra percorso religioso e settarismo".