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Trump contrattacca dopo incriminazione in Georgia: "È tutta opera del corrotto Joe Biden"

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©Ansa

Sul social media Truth, il tycoon critica l’attuale presidente degli Stati Uniti: "Con il tempo le persone dimenticano! Tutte queste accuse e cause contro di me sono state avviate dal 'corrotto Joe Biden' e dai fascisti della sinistra radicale". Poi aggiunge: "Se non vinciamo, non avremo più un Paese"

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Dopo la quarta incriminazione in Georgia, Donald Trump torna all’attacco e, sul suo social media Truth, critica l’attuale presidente degli Stati Uniti: "Con il tempo le persone dimenticano! Tutte queste accuse e cause contro di me sono state avviate dal 'corrotto Joe Biden' e dai fascisti della sinistra radicale". "È la loro arma preferita per le prossime elezioni presidenziali del 2024", ha quindi aggiunto il tycoon, "ritengono, infatti, che la leadership repubblicana non sia abbastanza forte da fermarli o fare qualcosa per contrastare le loro frodi. Ma li fermerò, perché non abbiamo scelta: se non vinciamo, non avremo più un Paese".

La foto segnaletica di Trump

Qualche ora prima, Trump, sempre in risposta al quarto arresto ad Atlanta, aveva postato sui social la sua storica foto segnaletica scattata in carcere - la prima per un ex presidente americano - usandola per i gadget della sua campagna già in vendita online, dalle tazze alle t-shirt (47 dollari, come il numero del prossimo presidente). "Interferenza elettorale. Mai arrendersi", lo slogan che accompagna la foto con un link per la raccolta fondi anche su X (ex Twitter). E, a stretto giro, era arrivato anche il commento ironico di Biden alla trovata: "L'ho vista in tv, è un bell'uomo", ha detto ironicamente il presidente ai giornalisti commentando la foto segnaletica di Trump (IL VIDEO).

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L'arresto e il pagamento della cauzione

L'ex presidente degli Stati Uniti è stato formalmente arrestato e detenuto per pochi minuti il 24 agosto, nel carcere di Atlanta, per 13 capi di imputazione, tra cui cospirazione e violazioni della legge anti racket, nel procedimento che lo vede imputato per aver tentato di sovvertire il voto in Georgia nel 2020. Ne è uscito poco dopo la schedatura, con la foto segnaletica che lo descrive alto un metro e novanta per 97 chilogrammi, occhi blu e capelli "biondi o fragola". Dopo essersi consegnato per la sua quarta incriminazione Trump ha lasciato il carcere dietro il pagamento della cauzione da 200mila dollari. 

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