L'uomo è stato arrestato nel gennaio del 2021, arrivato a Mosca da Berlino dove era stato curato per avvelenamento. L'oppositore russo in carcere aveva detto di aspettarsi una pena "lunga", una sentenza "stalinista", nel processo che lo vede accusato di "estremismo". Dopo la sentenza ha invitato i russi a continuare a "resistere" al Cremlino
Il dissidente russo Aleksey Navalny è stato condannato a 19 anni di carcere nel processo in cui è accusato di "estremismo". Lo riporta Novaya Gazeta Europa. La pubblica accusa aveva chiesto 20 anni di reclusione. L'oppositore russo prima della sentenza aveva detto di aspettarsi una pena "lunga", una sentenza "stalinista", nel processo che lo vede accusato di "estremismo". "La formula per calcolarla è semplice: quello che ha chiesto il pubblico ministero meno il 10-15%. Hanno chiesto 20 anni, ne daranno 18 o qualcosa del genere", aveva scritto sul web il dissidente, dietro le sbarre da due anni e mezzo.
Le accuse
Le autorità russe, aggiungendo un'ulteriore accusa a carico dell'oppositore, hanno bollato come "estremiste" sia la rete di uffici di Navalny in Russia sia la Fondazione Anticorruzione dell'oppositore che negli anni passati ha dato più di un grattacapo agli alleati di Putin: su quest'accusa è basato il processo che si chiude oggi. "Pensate al motivo per cui è necessaria una condanna così evidentemente enorme. Il suo scopo principale è intimidire. Voi non me", scriveva Navalny, considerato il rivale politico numero uno del leader del Cremlino. Navalny è stato arrestato nel gennaio del 2021, non appena ha rimesso piede a Mosca da Berlino, dove era stato curato per un avvelenamento che ha fatto temere per la sua vita e per il quale i principali indiziati sono i servizi segreti russi. Navalny denuncia, inoltre, continui soprusi in carcere e di essere ripetutamente rinchiuso in un'angusta cella di punizione con i pretesti più inconsistenti.
Il post su Facebook
Navalny ha invitato i russi a continuare a "resistere" al Cremlino dopo la sentenza che ha detto di considerare una "condanna a vita". "Vogliono spaventare voi, non me, e privarvi della volontà di resistere", ha scritto su Facebook. "Vi stanno costringendo a consegnare la vostra Russia senza combattere a una banda di traditori, ladri e furfanti che si sono impadroniti del potere. Putin non deve raggiungere il suo obiettivo. Non perdete la volontà di resistere", ha concluso il dissidente russo.
Charles Michel: "Verdetto inaccettabile, Navalny sia rilasciato"
"L'ultimo verdetto dell'ennesimo processo farsa contro Alexey Navalny è inaccettabile", ha scritto il presidente del Consiglio europeo Charles Michel su Twitter". Questa condanna arbitraria è la risposta al suo coraggio di parlare criticamente contro il regime del Cremlino. Ribadisco l'appello dell'Ue per il rilascio immediato e incondizionato di Navalny", ha affermato Michel.