Morte 17enne a Nanterre, il video di un amico della vittima

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Il ragazzo, che era in macchina quando Nahel è stato colpito e ucciso da un agente di polizia, ha detto che "ci sono molte bugie" e ha raccontato la sua versione sull'omicidio. Secondo lui, gli agenti avrebbero minacciato il giovane prima di sparare

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Un giovane, che era in auto con il 17enne Nahel, ucciso da un colpo di pistola sparato dalla polizia martedì mattina mentre guidava un'auto a Nanterre, ha condiviso un video sui social, come riporta Sky News, in cui racconta "quello che è successo dalla A alla Z". L'omicidio del minorenne è avvenuto il 27 giugno intorno alle 8 di mattina mentre era alla guida di una vettura nella cittadina alla periferia di Parigi. A seguito della sua morte, sono iniziati disordini in tutto il Paese

Il racconto in un video

Dicendo di voler stabilire la verità, l'amico di Nahel ha spiegato nel video, diffuso da "ambienti" vicini alla vittima, che i due avevano preso in prestito la Mercedes e avevano deciso di fare un giro per Nanterre, aggiungendo: "Non eravamo sotto l'effetto di alcol o droghe". Stavano guidando nella corsia degli autobus quando hanno notato delle moto della polizia che li seguivano e hanno fermato l'auto. Un agente si sarebbe quindi avvicinato al finestrino e avrebbe intimato a Nahel di abbassarlo, aggiungendo: "Spegni il motore o ti sparo". Il giovane afferma che l'ufficiale avrebbe poi colpito Nahel con il calcio della pistola. In seguito sarebbe arrivato un secondo ufficiale che avrebbe a sua volta colpito il 17enne. Il primo ufficiale avrebbe poi puntato una pistola alla testa di Nahel dicendo: "Non muoverti o ti metto una pallottola in testa". Il secondo ufficiale, sempre dal racconto dell'amico della vittima, avrebbe detto: "Sparagli". Nahel sarebbe quindi stato colpito nuovamente con il calcio della pistola, mossa che gli avrebbe fatto rilasciare il piede dal pedale del freno facendo avanzare l'auto. Il secondo ufficiale avrebbe quindi sparato un colpo di pistola e, per questo, Nahel avrebbe premuto il piede sull'acceleratore.

Protesters riot in Nanterre, west of Paris, on June 28, 2023, a day after the killing of 17-year-old boy, named only as Nahel M., in Nanterre by a police officer's gunshot following a refusal to comply. French security forces deployed in their thousands on the evening of June 28 amid fears of more violent protests over the fatal shooting of a teenager by police.
Around 2,000 riot police have been called up to prevent clashes in suburbs around Paris, with anger simmering over the death of a 17-year-old who was shot in the chest at point-blank range on Tuesday morning. (Photo by Geoffroy VAN DER HASSELT / AFP) (Photo by GEOFFROY VAN DER HASSELT/AFP via Getty Images)

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"Sono scioccato da ciò che è successo davanti a me"

"Sono scioccato da quello che è successo davanti a me - ha detto il giovane nel video aggiungendo - l'ho visto soffrire, tremava". I due avrebbero colpito una barriera e poi l'amico della vittima sarebbe scappato per paura che la polizia sparasse anche a lui. 

L’indagine

L'ufficiale che ha sparato e ucciso Nahel ha chiesto perdono alla sua famiglia. Il pubblico ministero di Nanterre, Pascal Prache, ha detto che gli agenti hanno cercato di fermare l'adolescente perché sembrava troppo giovane e stava guidando una Mercedes con targa polacca in una corsia degli autobus. L'ufficiale ha detto che temeva che lui e il suo collega o qualcun altro potessero essere investiti dall'auto mentre Nahel tentava di fuggire, secondo il pubblico ministero. Prache ha detto che la sua indagine iniziale lo aveva ha a concludere che l'uso della sua arma da parte dell'ufficiale non era legalmente giustificato. L'ufficiale è stato sottoposto a indagine formale per omicidio volontario ed è detenuto in carcere in custodia cautelare.

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