L’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera afferma di non aver mai ricevuto risposta da parte delle autorità elleniche il giorno del naufragio, che ha causato almeno 82 morti e centinaia di dispersi
Il giorno del naufragio avvenuto al largo delle coste della Grecia, che ha causato almeno 82 morti e centinaia di dispersi, Frontex aveva offerto ad Atene un supporto aereo ma non ha mai ricevuto riposta. È quanto ha dichiarato la stessa Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (LO SPECIALE MIGRANTI).
Frontex: "Non abbiamo ricevuto risposta"
L'agenzia Ue "ha offerto ulteriore supporto aereo alle autorità greche il 13 giugno ma non ha ricevuto risposta", ha dichiarato il servizio stampa di Frontex. Il giorno del naufragio, il centro di coordinamento italiano (Mrcc) aveva ordinato all'aereo di Frontex di cercare il peschereccio alle 8:33 ora locale. Quest'ultimo, riferisce Frontex, è stato avvistato alle 9:47: "L'aereo ha osservato il peschereccio per 10 minuti prima di essere costretto a tornare alla base per fare rifornimento". Già dieci giorni fa, l'agenzia europea aveva riferito di aver proposto ai greci anche di inviare un drone a pattugliare sopra il Mar Egeo, ma le autorità elleniche avevano chiesto di mandarlo su un altro salvataggio nel sud di Creta, dove 80 persone erano in pericolo.