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Rischio guerra Cina-Taiwan, i tre scenari possibili per Xi Jinping
L’opzione armata, un blocco navale che colpisca l’economia dell’isola e la creazione di una sorta di Commonwealth o mercato comune: queste sono le opzioni – ipotizzate da Il Corriere della Sera – a cui starebbe pensando il leader di Pechino
Dopo tre giorni di manovre militari e simulazioni di attacco su vasta scala tenute fino a lunedì intorno a Taiwan – e che sembrano al momento continuare in misura minore – il ministro degli Esteri taiwanese Joseph Wu è convinto che Pechino si stia preparando a “scatenare la guerra” e che l’isola debba perciò farsi trovare preparata
Per capire cosa potrebbe succedere, è utile fare un passo indietro. Nel 1949, anno di fondazione della Repubblica Popolare, è stato affermato il principio “Esiste una sola Cina, Taiwan ne fa parte”: poco prima, i nazionalisti – sconfitti dai comunisti della Repubblica – si erano rifugiati sull’isola. Gli Stati Uniti hanno accettato questa regola, ma con una modifica: la riunificazione è accettabile solo se pacifica e consensuale. Più di recente, Joe Biden si è impegnato a difendere Taiwan in caso di invasione, come ricorda Il Corriere della Sera
La possibilità che si generi un’azione di carattere bellico è sul tavolo. Come spiega il quotidiano di via Solferino, Xi Jinping ha reso la Cina sempre più nazionalista e intenzionata a espandersi come superpotenza in Asia. Quando Nancy Pelosi l’anno scorso andò in visita a Taipei, i cinesi risposero con undici missili. Nel corso delle ultime manovre, invece, i jet-15 sono penetrati nella “zona area di difesa” dell’isola