Trump, 2 dipendenti avrebbero spostato documenti segreti a Mar-a-Lago prima del blitz Fbi

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Secondo gli inquirenti che accusano l'ex presidente Usa di aver portato via dalla Casa Bianca carte riservate, anche alcuni suoi collaboratori potrebbero essere coinvolti. A rivelarlo è il Washington Post, che scrive come nella residenza in Florida del tycoon ci sarebbe anche stata una "prova generale" in caso per lo spostamento dei documenti sensibili ancor prima che il suo ufficio ricevesse il mandato di perquisizione 

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Due dipendenti dell’ex presidente Usa Donald Trump avrebbero spostato alcune scatole con documenti segreti dalla sua residenza a Mar-a-Lago, in Florida, prima che gli agenti dell’Fbi la perquisissero. A scriverlo è il Washington Post, tra i quotidiani statunitensi che continuano a seguire con più attenzione le indagini che vedono Trump accusato di aver portato via dalla Casa Bianca carte riservate. Secondo gli investigatori, la notizia del presunto coinvolgimento dei dipendenti del tycoon potrebbe essere configurata come “una possibile ostruzione”.

I nuovi dettagli dell'inchiesta

Dai nuovi dettagli che emergono, Trump e i suoi collaboratori avrebbero anche svolto una sorta di "prova generale" per lo spostamento dei documenti sensibili ancor prima che il suo ufficio ricevesse il mandato di perquisizione del maggio 2022. Le tempistiche di quanto scoperto, scrive sempre il Washington Post, potrebbero rivelarsi fondamentali per giudicare se Trump avesse davvero intenzione di tenere a sua disposizione centinaia di documenti riservati una volta lasciata la Casa Bianca. Non solo: secondo i pubblici ministeri, Trump era solito tenere documenti riservati anche nel suo ufficio, in un luogo dove erano visibili, e talvolta li mostrava ad altre persone. 

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