Uk, il Mirror si scusa con Harry: abbiamo intercettato illegalmente

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Tiziana Prezzo

Tiziana Prezzo

L’ammissione nella prima udienza che vede contrapposti alcuni vip, tra cui il secondo genito di Lady Diana e Carlo III, e il tabloid britannico (la corrispondente)

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LONDRA - Il momento, per il principe Harry, corso via da Londra immediatamente dopo l’incoronazione del padre sabato scorso, può essere non dei più facili. Oggi, però, mette a segno un’importante vittoria, almeno morale, contro il suo nemico numero 1: i tabloid britannici.

“Scuse senza riserve”

Nella capitale del Regno Unito si sta infatti celebrando un processo che vede contrapposti diversi vip, tra cui il duca di Sussex, e il Mirror: una delle testate che si sono macchiate in passato di azioni illecite, come l’intercettazione di telefonate, per ottenere scoop e indiscrezioni  su personaggi famosi e sulla famiglia reale. Il tutto in aperta violazione delle più basilari regole a difesa della privacy. Ebbene, dal Daily Mirror sono arrivate le esplicite scuse, “senza riserve” nel giorno della prima udienza.

“Prove di raccolta illecita di informazioni”

L'editore ha ammesso l'esistenza di "alcune prove" di raccolta illegale che giustificherebbero “un risarcimento". Episodi, ha garantito l’editore, che “non si ripeteranno mai più”. L’avvocato Andrew Green, che rappresenta l'editore, ha spiegato come “queste scuse non sono fatte con l'obiettivo tattico di ridurre i danni”, quanto  “perché tale condotta non avrebbe mai dovuto verificarsi”.

Le apparizioni alla corte (di giustizia)

 Alcune settimane fa Harry era apparso a Londra per un processo analogo contro il Mail on Sunday e dovrebbe tornare a testimoniare di persona il mese prossimo. La causa avviata dal duca di Sussex riguarda 148 articoli pubblicati tra il 1996 e il 2010 nei quali, secondo i legali del principe, sono contenute informazioni ottenute tramite l'hacking telefonico. Come ribadito anche nella sua autobiografia, Spare, il secondo genito di Lady Diana attribuisce grandi responsabilità ai media per la morte della madre. In un'altra battaglia legale contro il gruppo editoriale di Rupert Murdoch, il principe aveva di recente fatto emergere tramite i suoi avvocati dettagli imbarazzanti sul padre Carlo e sul fratello maggiore William, svelando anche che l’erede al trono avrebbe deciso di lasciare perdere azioni legali preferendo la strada di un lauto indennizzo.

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