Ucraina, Cremlino: "Attentato a Putin? Roba da stampa scandalistica"

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Mosca ha seccamente smentito la tesi secondo la quale un drone carico di esplosivo, precipitato vicino alla capitale russa, sarebbe stato lanciato dai servizi di Kiev per uccidere il presidente Vladimir Putin. La notizia era stata ripresa dalla Bild

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L'attentato a Vladimir Putin è solo un'invenzione della stampa scandalistica. Queste le parole di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, che ha smentito seccamente le rivelazioni di un giornalista ucraino, circolate sui media di Kiev e riprese dalla Bild, secondo le quali i servizi segreti ucraini avrebbero cercato di uccidere il presidente russo con un drone, precipitato vicino alla capitale russa. "Non siamo a conoscenza di queste pubblicazioni - ha detto Peskov - ci sono tante invenzioni da stampa scandalistica come questa. Non c'è ragione di andare a leggere tutte queste cose".

Il presunto drone caduto vicino Mosca

Secondo quanto riportato dalla Bild, un drone carico di 17 chilogrammi di esplosivo sarebbe caduto a 20 chilometri da Mosca, lanciato dai servizi segreti ucraini. Secondo la tesi del giornalista ucraino Yury Romanenko, che afferma di avere stretti legami con gli 007 di Kiev, si trattava di un tentativo di assassinare Putin. L'episodio risalirebbe a domenica scorsa. In quello stesso giorno, in una foresta 35 chilometri a est della capitale russa, vicino alla cittadina di Noginsk, sono stati effettivamente ritrovati i resti di un drone spezzato in due. Il ritrovamento è avvenuto non lontano dal parco industriale di Rudnevo, una zona economica speciale dove, afferma ancora il giornalista, il leader russo doveva recarsi in visita proprio quel giorno. Obiettivo del velivolo senza pilota, un UJ-22 di fabbricazione ucraina che avrebbe volato per centinaia di chilometri sul territorio russo eludendo le difese aeree, sarebbe stato dunque proprio lo zar. Le autorità russe non hanno fatto commenti sulla provenienza del drone rinvenuto domenica, limitandosi a dire che c'è un'inchiesta è in corso. Nessuna dichiarazione ufficiale è finora venuta nemmeno dal governo di Kiev, che del resto non ha mai rivendicato la paternità dei numerosi droni precipitati o abbattuti negli ultimi mesi sul territorio russo, mentre gli Usa sono notoriamente contrari ad attacchi di questo tipo, temendo una pericolosa escalation del conflitto.

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