Anniversario rivolta del ghetto di Varsavia, Steinmeier: "Perdono per i crimini tedeschi"

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Le parole del presidente tedesco - primo capo di Stato tedesco ospite della commemorazione - in occasione dell'80esimo anniversario della rivolta del ghetto della capitale polacca. "Per noi tedeschi la responsabilità non conosce fine. Profonda vergogna"

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"I tedeschi hanno perseguitato, schiavizzato e assassinato gli ebrei d'Europa e gli ebrei di Varsavia con una crudeltà e una disumanità per le quali non abbiamo parole. Oggi mi trovo di fronte a voi e chiedo perdono per i crimini che i tedeschi hanno commesso qui": lo ha detto oggi a Varsavia il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, parlando in occasione dell'80esimo anniversario della rivolta del ghetto della capitale polacca, in una celebrazione insieme ai presidenti di Polonia, Andrzej Duda, e Israele, Izchak Herzog. Steinmeier è il primo capo di Stato tedesco ospite della commemorazione.

"Per noi tedeschi la responsabilità non conosce fine"

Steinmeier ha iniziato il suo discorso in yiddish, citando il diario di una donna che fu deportata con la figlia nel campo di concentramento di Treblinka e uccisa. Il presidente tedesco ha onorato i ribelli del ghetto dell'aprile 1943, che hanno mostrato "un coraggio inimmaginabile nella notte più buia". Poi ha citato diversi autori ebrei, tra cui "il grande Primo Levi". "Per noi tedeschi, la responsabilità di fronte alla nostra storia non conosce fine. Per noi rimane un monito e un mandato nel presente e nel futuro", ha continuato Steinmeier, che ha quindi elogiato il "miracolo" dell'amicizia tra Germania, Polonia e Israele dopo i crimini nazisti. "Gli orribili crimini commessi dai tedeschi qui mi riempiono di profonda vergogna. Ma allo stesso tempo mi riempie di gratitudine e umiltà il fatto di poter partecipare a questa commemorazione come primo capo di Stato tedesco in assoluto", ha detto Steinmeier.  

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