Germania, spente le ultime tre centrali nucleari

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Lo spegnimento degli ultimi reattori completa un percorso avviato dopo il disastro di Fukushima in Giappone, nel 2011, che aveva convinto l'allora cancelliera Angela Merkel a chiudere con la stagione dell'atomo

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La Germania, come da programma, ha chiuso le ultime tre centrali nucleari ancora in funzione. Le centrali Isar 2 (sud-est), Neckarwestheim (sud-ovest) ed Emsland (nord-ovest) sono state disconnesse dalla rete elettrica prima di mezzanotte, come previsto, ha reso noto la società energetica Rwe, parlando di "fine di un'era". 

Lo spegnimento

Lo spegnimento degli ultimi reattori completa un percorso avviato dopo il disastro di Fukushima in Giappone, nel 2011, che aveva convinto l'allora cancelliera Angela Merkel a chiudere con la stagione dell'atomo. L'uscita definitiva era stata prevista per la fine del dicembre 2022, ma a causa della crisi energetica provocata dalla guerra della Russia in Ucraina il governo di Olaf Scholz aveva deciso - dopo molte polemiche interne - un prolungamento della produzione delle ultime centrali ancora accese per altri quattro mesi. Il dibattito, però, non si è ancora chiuso.

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Le reazioni

L'uscita dal nucleare "arriva troppo tardi e non troppo presto", ha detto durante un comizio a Berlino il deputato dei Verdi, Jurgen Trittin. Il 15 aprile è una "data storica", ha assicurato. Ed è il culmine della lotta condotta per diversi decenni dal potente movimento antinucleare tedesco contro "tecnologie pericolose, insostenibili e costose". A Berlino, davanti alla Porta di Brandeburgo, alcune centinaia di persone hanno celebrato l'addio all'atomo, simboleggiato dai resti di un dinosauro. Manifestazioni si sono svolte anche in altre città della Germania, a cominciare da Monaco.  Dal 2003 il Paese ha già chiuso 16 reattori. La crisi energetica per la guerra tra Russia e Ucraina ha fatto tardare questa scelta, ma l'inverno è passato senza carenze. Anzi, in un recente sondaggio per il canale televisivo pubblico ARD, il 59% degli intervistati giudica una cattiva idea privarsi del nucleare nel contesto attuale ."Un errore strategico, in un ambiente geopolitico ancora teso", ha detto Bijan Djir-Sarai, segretario generale del partito liberale FDP, partner nella coalizione di governo di Olaf Scholz e ambientalisti. Per il leader dell'opposizione conservatrice (CDU) Friedrich Merz, l'abbandono del nucleare è il risultato di un "pregiudizio quasi fanatico". Il mito fondatore dei Verdi trionfa su ogni ragione", ha twittato. Gli ultimi tre impianti hanno fornito solo il 6% dell'elettricità prodotta in Germania lo scorso anno, mentre il nucleare rappresentava il 30,8% del mix energetico nel 1997. Nel frattempo, la quota di energia rinnovabile ha raggiunto il 46% nel 2022, rispetto a meno del 25% dieci anni prima. In Germania, il paese che emette la maggior quantità di CO2 dell'Unione Europea, il carbone rappresenta ancora un terzo della produzione di elettricità, con un aumento dell'8% lo scorso anno per far fronte all'assenza del gas russo. La Germania punta all'obiettivo di coprire l'80% del suo fabbisogno di elettricità con energie rinnovabili entro il 2030, chiudendo le sue centrali elettriche a carbone entro il 2038 al più tardi.

A sign for a "difficult-to-return" designated zone is displayed next to a security officer standing guard in front of bags of contaminated soil in Namie, Fukushima Prefecture, Japan, on Monday, March 8, 2021. Laid waste by a nuclear disaster a decade ago, Japans Fukushima is still struggling to recover, even as the government tries to bring people and jobs back to former ghost towns by pouring in billions of dollars to decontaminate and rebuild. Photographer: Toru Hanai/Bloomberg via Getty Images

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