Negli ultimi decenni la sostituzione di smartphone, tablet, pc, dispositivi elettronici ed elettrodomestici "è stata spesso privilegiata rispetto alla riparazione ogni volta che i prodotti diventavano difettosi". Una pratica che l'esecutivo comunitario vuole contrastare con una proposta legislativa. Ipotesi riparazione fino a 5-10 anni
Riparazioni "più facili ed economiche" anche oltre il periodo legale di garanzia per smartphone, tablet, pc ed elettrodomestici per ridurre l'impatto ambientale, sostenere il Green Deal e contrastare l'obsolescenza programmata. E' la proposta di punta lanciata dalla Commissione Ue nel suo nuovo disegno di legge sul diritto alla riparazione. Con le norme presentate oggi l'esecutivo Ue punta a dare ai cittadini la possibilità di rivolgersi a servizi di riparazione quando la garanzia legale dei prodotti - solitamente di due anni - è scaduta. Saranno poi introdotti standard comuni di trasparenza su condizioni e prezzi delle riparazioni. "Negli ultimi decenni", evidenzia Bruxelles, "la sostituzione" di smartphone, tablet, pc, dispositivi elettronici ed elettrodomestici "è stata spesso privilegiata rispetto alla riparazione ogni volta che i prodotti diventavano difettosi e non sono stati dati incentivi sufficienti ai consumatori per ripararli alla scadenza della garanzia legale". Una pratica che l'esecutivo comunitario vuole contrastare con la sua proposta legislativa. Secondo quanto scrive Il Messaggero, i produttori di beni soggetti a requisiti di riparabilità ai sensi degli atti giuridici dell'Unione, come televisori o lavastoviglie, saranno obbligati a riparare un prodotto per 5-10 anni dopo l'acquisto (a seconda del tipo di prodotto), a meno che ciò non sia impossibile.
Nuove norme per una spinta al settore delle riparazioni
Le nuove norme, viene spiegato, "renderanno più semplice ed economicamente vantaggioso per i consumatori riparare anziché sostituire i beni" e daranno "una spinta al settore delle riparazioni, incentivando nel contempo produttori e venditori a sviluppare modelli di business più sostenibili". I consumatori potranno dunque fare leva sul loro diritto alla riparazione per prodotti ancora tecnicamente riparabili ai sensi del diritto comunitario, rivolgendosi anche a servizi indipendenti rispetto a quelli offerti dai produttori. E' poi prevista una piattaforma di riparazione online per mettere in contatto i consumatori con riparatori e venditori di beni ricondizionati locali, aiutandoli a comparare le offerte, e ad aprire la competizione nel settore. Allo stesso modo, Bruxelles introduce un modulo europeo di informazione sulla riparazione che i cittadini potranno richiedere a qualsiasi riparatore per aumentare la trasparenza su condizioni e a prezzi del servizio, e sarà sviluppato uno standard di qualità europeo per i servizi di riparazione.