
Francia, settimana decisiva per la riforma delle pensioni. Ecco le tappe
Parigi vuole alzare l’età pensionabile a 64 anni. Dopo l’approvazione del testo al Senato, una commissione mista dovrà trovare un compromesso elaborando un testo da sottoporre a entrambi i rami del Parlamento

Settimana decisiva e delicata per la Francia per quanto riguarda la contestatissima riforma delle pensioni. L’obiettivo sarebbe alzare l’età pensionabile passando da 62 a 64 anni. Dopo l'approvazione del testo da parte del Senato, con 195 voti a favore e 112 contrari, il passaggio successivo è mercoledì 15, con l'esame della riforma da parte di una commissione mista paritetica composta da 7 senatori e 7 deputati
Francia, il Senato adotta la riforma delle pensioni
Questi 14 parlamentari - 10 dei quali sono notoriamente a favore della legge - dovranno trovare un compromesso elaborando un testo da sottoporre a entrambi i rami del Parlamento. Il passaggio da questa commissione è dovuto al fatto che i deputati non sono riusciti a concludere l'esame della riforma
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Il testo varato dalla commissione tornerà prima al Senato giovedì mattina, per essere adottato, e nel pomeriggio, alle 15, passerà all'esame dell'Assemblea Nazionale per l'ok definitivo. L'esito di questo iter è assolutamente incerto, soprattutto all'Assemblea Nazionale, dove il governo gode di una maggioranza relativa
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Saranno necessari i voti dei deputati gollisti (i Republicains). Ma anche in questo caso potrebbe non essere sufficiente: esiste infatti una fronda di una dozzina di deputati nel partito del presidente Emmanuel Macron

La premier Elisabeth Borne ha da parte sua assicurato che vuole a tutti i costi evitare il ricorso all'articolo 49 comma 3 della Costituzione che consente al governo di far approvare una legge senza il voto del Parlamento, assumendosi la propria responsabilità (strumento che non esiste nell'ordinamento italiano)

"Non voglio entrare in questa ottica", ha sottolineato la settimana scorsa l'inquilina di Matignon. Intanto il Paese resta in subbuglio. Sabato si è svolta la settima giornata di mobilitazione con cortei in tutto il Paese

La partecipazione è stata inferiore a quelle precedenti, ma i sondaggi dimostrano che una stragrande maggioranza dei francesi (oltre il 63%) continua a essere favorevole alla mobilitazione contro la riforma

Non solo: il 57% pensa addirittura che la protesta dovrebbe proseguire anche dopo la probabile approvazione definitiva della riforma. Mercoledì si terrà l'ottava giornata di mobilitazione. I sindacati hanno chiesto a Macron di "consultare il popolo" sulla nuova legge, ma il capo dello Stato ha osservato che adesso è il "momento parlamentare", dopo le "consultazioni effettuate" dalla premier Elisabeth Borne e le modifiche già apportate al testo
Francia, pensioni: cortei contro la riforma