Si chiama Remote Kiss, costa l'equivalente di una quarantina di dollari ed è in vendita sul sito cinese Taobao. Si tratta di un dispositivo dotato di sensori a pressione e attuatori capace di replicare la pressione, il movimento, il suono, la temperatura delle labbra simulando così un vero bacio
“Labbra” di silicio che consentono agli innamorati di scambiarsi effusioni a distanza dando l’impressione di trovarsi, nell’intimità, in uno stesso posto. Il singolare dispositivo, dotato di sensori a pressione e attuatori, sta suscitando diverse polemiche tra gli utenti cinesi, per quella sua capacità di replicare la pressione, il movimento, il suono, la temperatura delle labbra simulando così un vero bacio.
Il dispositivo
In vendita per 288 yan (40 dollari) sul Taobao, tra le più grandi piattaforme di shopping online cinesi, l’apparecchio ha ottenuto centinaia di recensioni. Per i più si tratta di un aggeggio “volgare” e “inquietante”. In tanti hanno espresso preoccupazione sul possibile utilizzo da parte dei minori. In pochi ne vedono il lato divertente. Per inviare un bacio, gli utenti devono scaricare un'app per telefono cellulare e collegare il dispositivo alla porta di ricarica del telefono. Dopo “essersi ritrovate” nell'app, le coppie possono avviare una videochiamata e trasmettersi reciprocamente le repliche dei loro baci. È possibile utilizzare il dispositivo anche come “moderno Cupido” per trovare l’anima gemella. L’apparecchio, infatti, consente agli utenti di utilizzare la funzione “kissing Square” per baciare in modo anomino perfetti sconosciuti. Gli utenti possono anche "caricare" i loro baci nell'app affinché altri possano scaricarli e provarli.
L'invenzione
Secondo quanto racconta oggi il Global Times cinese, l'invenzione è stata brevettata dal Changzhou Vocational Institute of Mechatronic Technology. “Nella mia università, avevo una relazione a distanza con la mia ragazza, quindi abbiamo avuto contatti tra di noi solo tramite telefono. Ecco da dove è nata l'ispirazione di questo dispositivo”, ha affermato Jiang Zhongli, l’inventore del dispositivo.