Scosse di forte intensità continuano ad interessare la zona di confine tra i due paesi asiatici. E' di almeno 3 morti e 213 feriti il primo bilancio delle vittime delle due nuove scosse di terremoto di questa sera in Turchia. Due giorni fa un terremoto di magnitudo 5.1 aveva coinvolto la provincia di Kahramanmaras
Un terremoto di magnitudo 6.3 si è verificato alle 18.04 ora italiana in Turchia, ai confini con la Siria provocando tre morti e 213 feriti. Secondo le indicazioni preliminari, il sisma - con ipocentro a una profondità di 10 km - si è verificato a circa 32 chilometri da Antiochia in Turchia. La nuova scossa è stata avvertita anche in Libano, a Cipro, in Israele, Egitto, Iraq, Territori Palestinesi e Giordania.
Scene di panico
Il nuovo sisma nella Turchia del sud ha scatenato il panico nei pressi dell'epicentro, riferisce l'Afp sul posto, la cittadina di Defne, nella provincia di Hatay. Si sono sollevate nuvole di polvere nella città, si registrano crolli e ci sarebbero diversi feriti che chiedono aiuto.
Scossa di assestamento 5.8 in provincia di Hatay
Una scossa di assestamento di magnitudo 5.8 è stato registrato ancora nella provincia di Hatay, nel distretto di Samandağ, con ipocentro a 7 km. Secondo i media di Ankara, il precedente sisma di 6.3 ha fatto crollare molti edifici già danneggiati.
Pericolo tsunami, appelli a allontanarsi dalle coste
Un appello a stare lontani dalle coste per il rischio tsunami è stato lanciato dall'agenzia per la gestione dei disastri e delle emergenze (Afad) agli abitanti della provincia turca di Hatay. Si teme un aumento del livello del mare fino a 50 centimetri.
Siria, morti nella calca per panico dopo le scosse
Cinque persone sono morte in diverse città della Siria dopo le due nuove scosse di terremoto. Tra queste, 4 sono morte nella calca causata dal panico ad Aleppo e Tartus. Un'altra donna è invece morta a Latakia, secondo Sky News. I media riferiscono inoltre di diversi feriti nella fuga precipitosa dalle case o per essersi buttati dai balconi. Le due nuove scosse hanno causato almeno 3 morti anche in Turchia.