La studentessa di 10 anni ha raccolto tutte le "prove" in alcuni sacchetti di plastica e ha spedito un plico alla polizia, chiedendo di indagare sulla vera identità di Santa Claus
Mossa da infinita curiosità e grande determinazione, Scarlett Doumato, una bambina di 10 anni di Cumberland, in Rhode Island, si è messa sulle tracce di Babbo Natale. Nel suo presunto passaggio la notte tra il 24 e il 25 dicembre, come da tradizione, Santa Claus aveva approfittato del ristoro preparato per lui e per la sua renna lasciando pezzi di biscotti e di carote mordicchiati. La mattina al risveglio, la piccola Sherlock Holmes ha deciso che era arrivato il momento di fare chiarezza: ha raccolto tutte le prove in alcuni sacchetti di plastica, ha preparato un plico e scritto una lettera alla polizia, chiedendo un approfondito test del dna e spiegando la sua metodologia investigativa e lo scopo dell’indagine.
L'indagine degli investigatori
“Caro dipartimento di polizia di Cumberland – ha scritto la studentessa di quarta elementare - ho preso un campione di un biscotto e di carote che avevo lasciato a Babbo Natale e alla renna alla vigilia di Natale e vorrei chiedevi di prelevare un campione di dna per scoprire se Babbo Natale è reale?". Qualche giorno dopo, il pacco è giunto a destinazione sulla scrivania del capo della polizia Matthew Benson, che, forse intenerito dalla lettera della bambina, ha messo immediatamente al lavoro la sua squadra di detective, che ha fotografato le prove, documentando ogni elemento su un modulo di "Richiesta e ricevuta di esame delle prove" prima di inviarlo al laboratorio forense. Il 18 gennaio poi Benson ha informato dettagliatamente Scarlett sull'indagine avviata per scoprire la vera identità di Babbo Natale" aggiungendo che la polizia aveva ricevuto una segnalazione di un “sospetto” notato nel suo quartiere, vestito di rosso e con una lunga barba bianca, e che forse era sulla pista giusta.