Dopo una sparatoria ad un finto posto di blocco sulla strada per Lamu, la polizia keniota ha messo in fuga verso la foresta una decina di presunti miliziani di Al-Shabaab travestiti da ufficiali delle forze di difesa del Kenya
Quattro persone sono state tratte in salvo dalla polizia, tra cui una cittadina italiana con passaporto statunitense, che erano tenute in ostaggio da presunte milizie nella foresta di Witu, sulla fascia costiera del Kenya. Il rapimento da parte di sospetti terroristi è avvenuto ad un finto posto di blocco, a 250 chilometri dal confine con la Somalia. L'Ambasciata d'Italia in Kenya ha seguito da subito la vicenda in stretto contatto con l'Unità di Crisi della Farnesina ed ha offerto assistenza all'italiana tramite il Console onorario di Malindi, Ivan Del Prete.
Il finto posto di blocco e la sparatoria
“Hanno sparato contro il nostro veicolo diversi colpi” riferiscono gli agenti kenioti che si sono fermati ad un check point creato da una decina di presunti miliziani di Al-Shabaab travestiti da ufficiali delle forze di difesa del Kenya (KDF). Dopo uno scontro a fuoco, secondo quanto ha appreso l'Ansa, i criminali sono fuggiti verso la foresta. “Ci siamo messi al riparo e abbiamo risposto costringendoli a fuggire nella foresta mentre ci sparavano” si legge nel rapporto degli ufficiali. Successivamente, gli agenti hanno scoperto la cittadina italiana ed altre tre persone che erano state trattenute al posto di blocco. La polizia ha trovato anche i corpi di due persone uccise dai militanti dentro ad un camion. Un ufficiale ha riferito che, prima dell'arrivo della polizia, i sospetti terroristi avevano già fermato quattro veicoli. La polizia ha recuperato una berlina con diversi colpi di arma da fuoco ma nessun occupante e una bicicletta bruciata il cui proprietario non è stato trovato sul posto.