Anche i crematori in tutta la Cina sono sotto pressione per far fronte ad un vasto afflusso di corpi, mentre il paese combatte una nuova ondata di casi, che stanno aumentando vertiginosamente in tutto il Paese
Gli Stati Uniti temono che l'ondata di Covid in Cina possa tradursi in nuove mutazioni del virus. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price. "Sappiamo che ogni volta che il virus si diffonde può mutare e presentare una minaccia", ha precisato Price secondo quanto riportato dai media americani. La Cina infatti è passata in pochi giorni dalla certezza della politica Zero Covid a quella che sembra una assenza di piani. I contagi aumentano, il sistema sanitario è in emergenza, aumentano le terapie intensive e diminuiscono le scorte nelle banche del sangue (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICHE DEI CONTAGI).
Il virus può mutare
Gli Stati Uniti, ha poi osservato, "continuano a somministrare vaccini e ad aiutare i paesi a superare la fase acuta del virus. Certamente speriamo che questo sia presto il caso anche nella Repubblica popolare della Cina". "Ogni volta che ci sono morti e contagi in una qualsiasi parte del mondo, vogliamo che una situazione come questa giunga alla fine", ha dichiarato ancora Price, ricordando che il virus può mutare e rappresentare una minaccia per le persone ovunque.
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Difficile il bilancio dopo la fine dei test
Anche i crematori in tutta la Cina sono sotto pressione per far fronte ad un vasto afflusso di corpi, mentre il paese combatte una nuova ondata di casi di Covid, che stanno aumentando vertiginosamente in tutto il Paese, con gli ospedali in difficoltà e gli scaffali delle farmacie svuotati. La fine dei test obbligatori ha reso difficile tracciare il bilancio della nuova ondata di Covid in Cina, e le autorità la scorsa settimana hanno ammesso che ora è "impossibile" contare quanti si sono ammalati.