Un deputato conservatore propone un emendamento a una legge in vigore da un secolo che privò nella Prima Guerra mondiale principi tedeschi di riconoscimenti nel Regno Unito. Il duca e la duchessa diventerebbero quindi il signore e la signora Windsor (La corrispondente)
LONDRA - “Never complain, never explain”, recita un vecchio adagio all’interno della famiglia reale britannica: mai lamentarsi, mai spiegare. In altre parole, evitare di farsi trascinare nella polemica. Specie se gli attacchi arrivano da un componente della famiglia. Alle rinnovate accuse di razzismo mosse dal duca e la duchessa di Sussex nel documentario “Harry e Meghan” Buckingham Palace ha deciso, quindi, come prevedibile, di non rispondere.
Il Signore e la Signora Windsor
E così ci ha pensato un parlamentare a reagire pubblicamente alle prime tre puntate del prodotto Netflix di cui da giorni, nel Regno Unito, si continua a parlare. Secondo il Daily Telegraph, infatti, il conservatore Bob Seely sarebbe intenzionato a proporre un emendamento a una legge esistente da un centinaio d'anni che permetterebbe al consiglio privato, organo di consiglieri del sovrano, di privare il duca e la duchessa di Sussex dei titolo rimasti, rendendoli così il signore e la signora Windsor. "Se ad Harry Windsor non piace la monarchia, che non ne faccia parte, ma non usi i suoi titoli per distruggere l'Istituzione", ha commentato, aggiungendo poi: "Dovrebbe rinunciarci volontariamente, ma se non lo fa, dovrebbe intervenire il Parlamento, perché i reali fanno parte dalla Costituzione britannica e quindi questo è un affare politico.
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Il precedente storico
Il precedente storico risale al 1917, quando passò il Titles Deprivation Act per privare i reali tedeschi di titoli britannici durante la Prima Guerra mondiale. La famiglia dei Windsor è infatti apparentata con principi tedeschi e la stessa Regina Vittoria e il marito Alberto parlavano tedesco.
La accuse di razzismo non sono l’unica cosa che non è piaciuto a molti nel Regno Unito. Oltre a Meghan che mima l’inchino fatto davanti alla sovrana ora defunta che a molti è sembrato derisorio, il Commonwealth viene definito da uno degli intervistati "Impero 2.0", cosa, questa, che non è stata gradita da diversi stati membri, compreso il Gabon, che è entrato a far parte di questa organizzazione fra pari quest'anno, senza che il Paese condivida un passato coloniale col Regno Unito.