Tra ostacoli e interruzioni si registrano passi avanti sui loss and damage al negoziato sul documento finale della Cop27 di Sharm el-Sheikh. Solo poche ore fa il vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, ha detto che l'Unione europea è pronta ad abbandonare i negoziati alla Cop27 di Sharm el-Sheikh se non si troverà un accordo soddisfacente sui ristori per le perdite e i danni del riscaldamento globale
Prosegue a oltranza il negoziato e ci sono passi avanti sui loss and damage da inserire nel documento finale della Cop27 di Sharm el-Sheikh. Sarebbe stata ottenuta dalla Ue la menzione dei più vulnerabili fra i destinatari degli aiuti (e non di tutti i paesi in via di sviluppo, fra i quali ci sono anche Cina e India). Inoltre la questione dell'allargamento della base dei donatori è stata in qualche modo abbozzata, in modo da poter inserire anche Cina e altri emergenti fra coloro che versano al fondo. Il testo tuttavia non è ancora chiuso e il percorso è stato fin qui ad ostacoli con il rischio di arrivare a un nulla di fatto. I Paesi della Ue avrebbero giudicato "inaccettabile" la proposta avanzata dall'Egitto, paese ospitante della COP27. Un funzionario francese avrebbe affermato che la proposta non sarebbe sufficientemente ambiziosa sulla riduzione delle emissioni di carbonio. "In questa fase, la presidenza egiziana sta mettendo in discussione i risultati ottenuti a Glasgow sulla riduzione delle emissioni. Questo è inaccettabile per la Francia e per i paesi dell'Unione Europea", ha detto il funzionario francese del dicastero per la transizione energetica.
Timmermans: “Senza buon accordo pronti a lasciare”
L'Unione europea è pronta ad abbandonare i negoziati alla Cop27 di Sharm el-Sheikh se non si troverà un accordo soddisfacente sui ristori per le perdite e i danni del riscaldamento globale, perché "è meglio nessun accordo che nessun accordo". Lo ha detto stamani ai giornalisti il vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans. La Ue vuole che l'accordo sul fondo abbia una ampia base di donatori e sia legato al mantenimento del limite di 1,5 gradi al riscaldamento globale.
Timmermans: "Ampliare la base di donatori"
Timmermans aveva proposto di creare un "fondo di risposta" per i disastri climatici con due condizioni di base: "ampliare la base di donatori", ovvero integrare grandi emettitori come Cina e Arabia Saudita, e un impegno forte ed esplicito dei quasi 200 paesi della COP per mitigare le emissioni di gas serra. Il legame tra il fondo e la riduzione delle emissioni ha creato problemi alla trattativa. La presidenza egiziana avrebbe presentato un testo "che eliminerebbe l'obbligo degli Stati di aumentare regolarmente gli obiettivi di taglio delle emissioni", ha spiegato una fonte francese. Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shukri, ha affermato che la "stragrande maggioranza" dei partecipanti alla conferenza hanno giudicato "equilibrata" la posizione del Cairo.
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Nuova bozza su loss and damage
Nella mattinata una nuova bozza di documento finale sui ristori per le perdite e i danni del cambiamento climatico è stata diffusa dalla Presidenza egiziana. La bozza prevede di aggiornare gli strumenti per gli aiuti esistenti (come chiedono Usa e Ue) e di istituire un nuovo fondo (come chiedono G77+Cina). Si prevede anche di creare un Comitato transitorio che presenti il progetto del fondo alla Cop28 del 2023.