Cop27, negoziati ai tempi supplementari. Si cerca soluzione su perdite e danni

Ambiente

l'inviato a Sharm el-Sheikh, Alberto Giuffrè

Doveva finire venerdì ma andrà avanti almeno fino a sabato la conferenza sul clima delle Nazioni Unite. I negoziatori faticano a trovare un accordo sulla questione del loss and damage, le perdite e i danni

Si va ai tempi supplementari alla Cop27 di Sharm el-Sheikh. Così come era accaduto in edizioni precedenti, anche questa conferenza sul clima delle Nazioni Unite ha bisogno di andare oltre la scadenza ufficiale per portare i quasi 200 Paesi che partecipano a un testo condiviso da tutti. Mentre i padiglioni vengono smontati e le sale delle conferenze svuotate, il lavoro dei negoziatori procede senza sosta anche a notte fonda.

Perdite e danni, a che punto siamo

La questione centrale rimane quella del loss and damage. Le perdite e i danni. Vuol dire che un gruppo di Paesi, diventato in queste due settimane sempre più grande e compatto, chiede l’istituzione di un fondo per ripagare – appunto – le perdite e i danni che hanno subito a causa di una crisi climatica che non hanno contribuito a creare. Sono più di 150 Paesi guidati dalla Cina. “È un passo in avanti storico il fatto che si parli di ripagare perdite e danni a livello politico", spiega a Sky TG24 Alex Scott, esperta di diplomazia climatica di E3G: "Ma per portare a compimento questo progresso, c’è bisogno di un risultato. Ci deve essere una decisione su come i fondi debbano arrivare ai Paesi vulnerabili quando affrontano impatti enormi a causa del clima e non possono permettersi di affrontarli economicamente”.

Negoziati per tutta la notte

La proposta di istituire un fondo per le perdite e i danni trova resistenze a Washington. Le trovava anche all’interno dell’Unione Europea che qui negozia come un unico soggetto. Le trovava fino a quando il vicepresidente della Commissione Europea Franz Timmermans ha sparigliato le carte: ok al fondo da affiancare ad altre soluzioni già esistenti e a determinate condizioni. Su quelle condizioni vanno avanti lavori. Mentre l’organizzazione avverte che i bar rimarranno aperti anche domenica. Semplice informazione di servizio o un modo per mettere pressione ai negoziatori?

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