I morti sarebbero almeno 15 e i feriti circa 40. Secondo quanto riportano le agenzie iraniane, due uomini sono stati arrestati, mentre le autorità sono alla ricerca di un terzo fuggitivo. L'Isis ha rivendicato l'attacco
Almeno 15 pellegrini sarebbero rimasti uccisi in un attacco compiuto da terroristi armati. Teatro del raid un luogo di culto sciita, il mausoleo di Shah Cheragh, nell’Iran sud-centrale. A riportare la notizia sono state diverse agenzie iraniane. lRNA, media della Repubblica Islamica, ha precisato che "due terroristi sono stati arrestati", mentre le forze di sicurezza sono alla ricerca di un terzo uomo. Secondo l'agenzia governativa, si tratterebbe di aggressori “takfiri", cioè miscredenti, un'etichetta usata dai funzionari dell'Iran musulmano prevalentemente sciita per definire i gruppi islamici sunniti armati e intransigenti. Mehr News Agency parla di circa 40 persone ferite nell’attacco al santuario, che è una meta di pellegrinaggio dal XIV secolo ed è il luogo di sepoltura di Sayyed Mir Ahmad e di suo fratello, Sayyed Mir Mohammad, i figli del settimo Imam sciita duodecimano.
La dinamica
Secondo le prime testimonianze raccolte dalle testate locali e riprese da Reuters, i terroristi hanno agito a bordo di una macchina, aprendo il fuoco sui pellegrini e i membri dello staff che si trovavano all'ingresso della moschea. L’agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim riporta che tra le vittime ci sarebbero donne e bambini.
L'Isis rivendica l'attacco
L'Isis ha rivendicato l'attacco compiuto contro il luogo di culto sciita a Shiraz. . Un combattente dello Stato Islamico avrebbe così aperto il fuoco contro i pellegrini stando alla rivendicazione del gruppo islamista sunnita diffusa via Telegram.