Ad annunciarlo è stata la stessa organizzazione, spiegando che uno dei server di posta delle sue filiali è stato violato. L'Iran è entrato nella sesta settimana delle proteste dopo la morte di Mahsa Amini
L'Organizzazione dell'energia atomica iraniana ha dichiarato che il server di posta elettronica di una delle sue filiali è stato violato da un hacker "proveniente da un Paese straniero". L'Iran è entrato nella sesta settimana delle proteste dopo la morte di Mahsa Amini, una giovane donna arrestata per aver portato il velo in modo non conforme alle regole della repubblica islamica. Oltre 200 persone, secondo le stime delle Ong, sono morte durante la repressione delle manifestazioni, e altre centinaia sono state arrestate.
L'ultimatum
Un gruppo che si fa chiamare Black Reward ha lanciato venerdì un ultimatum di 24 ore alle autorità iraniane, invitandole a rilasciare tutti i "prigionieri politici, i prigionieri di coscienza e le persone arrestate durante le recenti proteste" o a rendere pubblici i documenti relativi al programma nucleare iraniano. Allo scadere dell'ultimatum, ieri sono stati diffusi sui social network documenti, tra cui un breve video che mostra un sito nucleare iraniano, oltre a mappe e buste paga.