Biden concede la grazia ai condannati per possesso di marijuana

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Il presidente americano: "Mandare persone in prigione per possesso di questa sostanza ha sconvolto troppe vite"

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"Come ho detto spesso durante la mia campagna presidenziale, nessuno dovrebbe essere in prigione solo per aver usato o posseduto marijuana”. Con questa parole il Presidente degli Usa Joe Biden ha annunciato che darà la grazia a tutti i condannati federali per reati legati al consumo e alla detenzione di cannabis.

Chi sarà graziato?

Migliaia di cittadini statunitensi beneficeranno del provvedimento. Solo tra il 1992 e il 2021 è stato stimato che i condannati siano stati circa 6500. Non saranno però graziati i condannati per reati di vendita e distribuzione. Biden ha giustificato l’iniziativa sostenendo che: “Mandare persone in prigione per possesso di marijuana ha sconvolto troppe vite e incarcerato persone per comportamenti che molti Stati non proibiscono più". Il presidente degli Usa ha fatto riferimento in particolare all'impossibilità per i condannati di ottenere una casa, un lavoro, un'istruzione. “Barriere inutili” che, secondo Biden, non incoraggiano il reinserimento dei cittadini. “La mia azione aiuterà ad alleviare le conseguenze collaterali derivanti da queste convinzioni". Biden ha inoltre sottolineato le discriminazioni subite dalle comunità afroamericane e di origine ispanica, che sono vittime di “chiare disparità razziali in merito a procedimenti giudiziari e condanne” anche su questo fronte. Nel prossimo futuro si potrebbe anche intervenire sulla classificazione della marijuana: "Al momento allo stesso livello dell’eroina e considerata peggiore del fentanyl", ha insitito. Biden ha infatti annunciato di voler correggere durante la sua presidenza le tabelle che mettono la cannabis insieme alla LSD.

 

Le reazioni

Con questo annuncio, ha voluto tenere fede a quella che era una sua promessa elettorale. Un’iniziativa importante soprattutto in vista delle imminenti elezioni di Midterm. Ha anche rivolto un appello ai governatori perché seguano il suo esempio. In una trentina di Stati è già accettato l’uso di droghe leggere per scopi terapeutici, mentre il numero si abbassa se si contano quelli in cui anche il consumo per scopi ricreativi è depenalizzato. Le reazioni non hanno tardato a farsi sentire. Dal fronte repubblicano il senatore dell’Arkansas Tom Cotton ha tuonato: “Nel bel mezzo di un'ondata di criminalità e sull'orlo di una recessione, Joe Biden sta concedendo la grazia generale ai criminali di droga, molti dei quali si sono dichiarati responsabili di accuse più gravi. Questo è un tentativo disperato – ha accusato – di distrarre dalla leadership fallita".

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