I presidenti di Italia e Germania si sono incontrati in un bilaterale a Malta a margine del vertice del Gruppo di Arraiolos e hanno espresso la convinzione che sull'energia il prossimo Consiglio Ue saprà superare le divergenze
Un invito ai paesi europei a superare le divergenze, spalleggiato dal presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier, e un invito anche sul fronte interno ad attenuare gli effetti del caro bollette su famiglie e imprese. Sergio Mattarella a Malta partecipa al vertice del Gruppo di Arraiolos incentrato sulla crisi ucraina, sulle sue conseguenze e sulla necessità di una solidarietà europea. Prima di sedersi alla tavola rotonda con dodici capi di Stato del continente incontra il suo collega tedesco. Proprio la Germania in questi giorni è criticata, da un lato, per il programma di aiuti interni da 200 miliardi destinati a famiglie e imprese, e corteggiata, dall'altro lato, per ricreare un gruppo di testa dei paesi Ue.
"Superare le divergenze"
Durante il bilaterale, Mattarella e Steinmeier si sono detti convinti che sull'energia il prossimo consiglio Ue saprà superare le divergenze. Mattarella ha poi lanciato un'altra esortazione: "Dobbiamo attenuare le conseguenze degli aumenti del costo dell'energia sulla vita delle famiglie e delle imprese". Un obiettivo che tutti giudicano condiviso ma le frizioni tra paesi e linee politiche sugli strumenti da mettere in campo rischiano di vanificare l'efficacia immediata delle dichiarazioni d'intenti.
"Su difesa comune UE passi avanti molto modesti"
"Dobbiamo dotarci di strumenti adeguati, ha detto poi Mattarella partecipando al vertice del Gruppo di Arraiolos. E' indispensabile una politica estera e di difesa comune dell'Unione in collaborazione stretta con la NATO. I passi fatti nel campo della difesa comune europei sono stati finora piuttosto modesti".
La situazione in Iran
"La forza dei valori europei a difesa dei diritti, della libertà e della democrazia "è inarrestabile come dimostra la situazione in Iran, aggiunge Mattarella al vertice di Malta. Dobbiamo pertanto dotarci di strumenti adeguati. È indispensabile una politica estera e di difesa comune dell'Unione".