Una forte detonazione ha colpito il luogo di culto a Nord della capitale. Secondo i media locali, si conterebbero almeno 20 morti e altrettanti feriti. I talebani parlando di "attentato" e promettono che "i responsabili verranno puniti"
Ancora un sanguinoso attentato in Afghanistan. Decine di persone, almeno 20 secondo i media locali, sarebbero rimaste uccise e altrettante ferite dopo che un'esplosione ha colpito la moschea di Abu Bakr al-Sadiq durante le preghiere della sera. La detonazione è avvenuta nell'area di Kotal-e-Khairkhana, nella parte settentrionale della capitale Kabul, e avrebbe causto la morte, tra gli altri, dell'imam Mawlawi Amir Mohammad Kabuli, importante studioso di religione. L'ong Emergency riferisce che il suo ospedale in città ha ricevuto finora 27 persone di cui cinque minori e tra questi un bimbo di sette anni. I Talebani, per tramite del portavoce Zabihullah Mujahid, condannano intanto l'attentato e promettono: "I responsabili verranno puniti".
L'attentato dell'8 agosto
L’ultimo episodio a Kabul risale all’otto agosto, quando otto persone sono rimaste uccise e altre diciotto sono rimaste ferite in un attentato dinamitardo compiuto in una via commerciale di un quartiere sciita a Kabul, in Afghanistan. "Gli esplosivi sono stati collocati in un carrello di verdure fatto scoppiare tra i passanti", aveva detto allora il portavoce della polizia locale. L'attacco era avvenuto mentre gli sciiti commemoravano l'Ashura, un'importante festa religiosa. La strage è stata rivendicata dall'Isis.