Il 14 agosto 2018 il viadotto sul torrente Polcevera, nel capoluogo ligure, cede causando la morte di 43 persone. Da allora gli inquirenti sono al lavoro per accertare cause e responsabilità, mentre il ponte è stato demolito e ne è stato costruito uno nuovo, inaugurato il 3 agosto 2020. Ancora in corso il processo, con decine di imputati fra ex vertici e tecnici di Autostrade e Spea, attuali ed ex dirigenti del ministero delle Infrastrutture e funzionari del Provveditorato
14 AGOSTO 2018 - CROLLA IL PONTE MORANDI DI GENOVA
- Sono le 11.30 del 14 agosto 2018, giornata insolitamente piovosa per la stagione. Crolla il ponte Morandi, viadotto sul torrente Polcevera, a Genova, snodo fondamentale per la parte ovest della città e per il traffico tra Francia e Italia. Cede un tratto di 200 metri, portando giù con sé diverse auto e mezzi di trasporto: le vittime sono 43, gli sfollati 566
DALLA RICOSTRUZIONE AL PROCESSO
- Due anni dopo viene inaugurato il Ponte San Giorgio, progettato da Renzo Piano. Intanto, nel 2022, prende il via maxi-processo per accertare le responsabilità del crollo: 58 gli imputati, fra ex vertici e tecnici di Autostrade e Spea (la società responsabile delle manutenzioni e delle ispezioni), attuali ed ex dirigenti del ministero delle Infrastrutture e funzionari del Provveditorato. Le accuse: omicidio colposo plurimo, omicidio stradale, crollo doloso e omissione d'atti d'ufficio. Ecco le tappe della vicenda