Almeno 41 persone sarebbero rimaste uccise e 14 ferite a causa di un rogo scoppiato all'interno di una chiesa copta nella città egiziana. Il ministero dell'Interno conferma: "A innescare le fiamme è stato un guasto all'impianto elettrico"
Almeno 41 persone sono rimaste uccise e 14 ferite in seguito a un vasto incendio scoppiato all'interno di una chiesa copta nella città egiziana di Giza. Come spiegato ai media locali da fonti del ministero dell'Interno, a causare il rogo è stato "un guasto all'impianto elettrico" che alimentava l'edificio.
Il bilancio
Fonti ecclesiastiche locali hanno parlato di almeno 41 morti e 14 feriti ma il bilancio pare destinato ad aumentare anche considerando le dichiarazioni rese da altre fonti. Separatamente il ministero della Salute egiziano ha infatti comunicato che alcune delle 55 persone date inizialmente per ferite hanno perso la vita.
Possibile guasto elettrico
Come confermato dal ministero dell'Interno, l'incendio è scoppiato mentre 5mila fedeli erano riuniti per la messa nella chiesa di Abu Sifin, nel quartiere di Imbaba. Il rogo ha avuto origine da un guasto elettrico avuto nell'unità di condizionamento dell'aria al secondo piano dell'edificio, che comprende diverse aule. Al divampare delle fiamme la folla gremita nel luogo di culto si è data a una fuga precipitosamente me il fumo scaturito nel frattempo ha causato diverse vittime.
Soccorsi al lavoro
Alla notizia dell’incendio, sul posto sono intervenuti quattro camion dei pompieri nel tentativo di contenere le fiamme. Nel frattempo, il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha ordinato a tutte le istituzioni statali competenti di adottare sbuito ogni misura necessaria ad affrontare l’incidente e i suoi effetti e a fornire assistenza sanitaria ai feriti. Al-Sisi ha anche espresso le condoglianze alle famiglie delle vittime.
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