Secondo il settimanale Veja, il ministero della Giustizia avrebbe fermato la procedura a causa di un mandato d'arresto provvisorio nei confronti dell’uomo nello Stato di San Paolo. Il 55enne è il nipote di Giuseppe Morabito, boss di una delle più potenti cosche malavitose della Locride
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L'estradizione in Italia del boss della 'Ndrangheta Rocco Morabito, 55 anni, considerato uno dei più importanti trafficanti internazionali di droga al mondo, è stata sospesa in Brasile per l'esistenza di un mandato d'arresto nei suoi confronti presentato a San Paolo. Secondo il settimanale Veja, il ministero della Giustizia ha informato la Corte suprema federale (Stf) di aver sospeso l'estradizione per la possibile apertura nei suoi confronti di un procedimento da parte della giustizia brasiliana.
L'iter legale
Il 24 giugno la Corte suprema aveva respinto l'ultimo ricorso dei legali di Morabito e la giudice del massimo tribunale, Cármen Lúcia, aveva disposto l'estradizione in Italia entro un mese. Il sottosegretario alla Giustizia brasiliano, José Vicente Santini, aveva di conseguenza autorizzato a nome del governo federale la consegna dell’uomo alle autorità italiane, non avendo ricevuto segnalazioni di cause pendenti nei suoi confronti. Ma il 27 giugno la polizia federale avrebbe invece comunicato al ministero della Giustizia la presenza di un mandato d'arresto provvisorio nei confronti di Morabito nello Stato di San Paolo, motivo per cui il processo di estradizione sarebbe stato bloccato.
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Chi è Rocco Morabito
Detto "'u tamunga", Rocco Morabito è nato nel 1966 ad Africo, in provincia di Reggio Calabria, ed è il nipote di Giuseppe Morabito, boss di una delle più potenti cosce malavitose della Locride. Condannato a 30 anni di carcere nel 1994 per associazione di tipo mafioso e traffico di droga, dal febbraio del 1995 è stato inserito nell'elenco dei latitanti più pericolosi d'Italia. Catturato una prima volta a Montevideo, in Paraguay, dopo 23 anni di latitanza, Morabito riuscì a evadere dal carcere nel giugno del 2019. Dopo quasi 2 anni fu arrestato il 24 maggio 2021 dalla polizia Brasiliana con il supporto investigativo dei Carabinieri del ROS, dei Comandi Provinciali di Torino e dello SCIP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza) con la collaborazione dell’FBI e della DEA.