Ucraina, senatore a Kiev per bimba d'adottare e ne porta 61
Era andato a Kiev per Anastasia, la bimba che voleva adottare; è tornato in Sicilia con 61 bambini ucraini, alcuni orfani, altri abbandonati dai genitori, d'età compresa tra i 5 e 10 anni. Tutti da mercoledì scorso si trovano in Sicilia, ospiti di strutture dislocate a Trapani, Catania e Modica. Tutto ciò è stato possibile grazie a Vincenzo Maurizio Sant'Angelo, senatore del M5S, che tre anni fa, nella massima riservatezza, d'accordo con la moglie e i due figli di 12 e 16 anni, ha deciso di adottare una bambina Ucraina, paese che non aderisce alla convenzione dell'Aia, rendendo complicato l'iter dell'adozione, rallentata anche dalla pandemia. Quando, per la seconda volta, Sant'Angelo si reca a Kiev, scopre assieme ad Anastasia ci sono altri 60 bambini nelle medesime condizioni. Scopre pure che nel trasferimento di un gruppo di minori tra Mariupol e Zaporizhia si perdono le tracce di 10 bambini. È a quel punto che Sant'Angelo parla con i suoi colleghi parlamentari e decide di attivare i canali diplomatici per portare in Italia i 61 minori. Il tutto avviene in collaborazione con la Farnesina, il ministero della Famiglia dell'Ucraina, l'associazione Papa Giovanni XXIII, sindacati italiani e ucraini.