
Ucraina, le foto del presidente del Consiglio Ue Michel nel rifugio durante un raid russo
In visita a sorpresa a Odessa nella giornata simbolica dedicata all'Europa, Charles Michel è improvvisamente costretto a ripararsi in tutta fretta in un bunker nel pieno del suo incontro con il premier di Kiev, Denys Shmygal

Una corsa verso un rifugio antiaereo dopo l'allerta per un raid missilistico russo. In visita a sorpresa a Odessa nella giornata simbolica dedicata all'Europa, Charles Michel è improvvisamente costretto a ripararsi in tutta fretta in un bunker nel pieno del suo incontro con il premier di Kiev, Denys Shmygal
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Un assaggio della paura quotidiana vissuta dagli ucraini in questi 75 giorni di guerra ma sempre affrontata "resistendo con coraggio", ha riconosciuto il presidente del Consiglio europeo, ricordando di trovarsi nella "città dove, come disse Puskin, si può sentire l'Europa"
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"Il Cremlino vuole giustiziare il vostro spirito di libertà e democrazia. Ma sono assolutamente convinto che non ci riuscirà mai", ha detto Michel, che dopo l'allarme sui bombardamenti ha proseguito i colloqui in un luogo protetto, parlando anche con il presidente Volodymyr Zelensky, collegato in video da Kiev

"Sono venuto a Odessa nella Giornata dell'Europa con un semplice messaggio: non siete soli. Noi siamo con voi. Non vi deluderemo. Saremo con voi per tutto il tempo necessario. E vi aiuteremo a costruire un Paese moderno e democratico", ha promesso ancora l'ex premier belga, guidato in una visita al porto bloccato dalle minacce della flotta russa e tra gli edifici residenziali bombardati

Secondo media locali, i russi avrebbero risposto schierando vicino alla costa sei navi equipaggiate con oltre 50 missili da crociera e due sottomarini, mentre Mosca ha annunciato di aver respinto un assalto contro l'isola dei Serpenti, teatro di una battaglia di simboli sin dai primi giorni del conflitto per il rifiuto dei marinai ucraini di arrendersi nonostante la sproporzione di forze

Nella giornata in cui celebra la vittoria sui nazisti nella Seconda guerra mondiale, Mosca non registra nessuno dei grandi successi simbolici auspicati dai suoi comandi militari, a partire dalla presa dell'acciaieria Azovstal a Mariupol, ma fa segnare un'avanzata strategica nell'offensiva sul Donbass nell'est

Ancora un momento della visita di Michel a Odessa