"I'm not gay", l'assurdo reality omofobo della tv russa condotto dal parlamentare Milonov

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Il politico, che ha anche ideato il format, è noto per le sue posizioni anti Lgbtq. Nel programma i concorrenti sono tutti maschi e devono provare la loro eterosessualità per non essere eliminati

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Un reality che ha l’obiettivo di eliminare i concorrenti ritenuti omossessuali perché “poco virili”. Va in onda su Youtube e il titolo del programma è “I’m not gay”: i concorrenti sono tutti uomini e devono "mettere alla prova la loro eterosessualità". Il format, chiaramente omofobo, è già stato aspramente criticato dalla comunità Lgbtq internazionale.

Milonov, parlamentare della Duma apertamente omofobo

Il reality è condotto  e ideato da un parlamentare russo, Vitaly Milonov, politico noto per le sue posizioni omofobiche e apertamente anti-Lgbtq. Qualche tempo fa propose di "confinare i gay e sterilizzarli, come si fa con i gatti". Nel promo del programma, la voce fuori campo definisce gli omossessuali russi “come i McDonald qui da noi, pochi e poco usati”.

Activists seen carrying a big rainbow flag during the 2020 Taiwan pride parade.
More than 130,000 marched in Taipei on Saturday for one of the world's largest LGBT pride parades, in celebration of the island's 18th annual pride parade and its successful handling of the COVID-19 pandemic. (Photo by Hsiuwen Liu / SOPA Images/Sipa USA)

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In Russia vietati i matrimoni gay e la propaganda Lgbtq

Il format del programma sposa la linea governativa della Federazione russa, dove le nozze gay sono vietate, così come le unioni civili. Nel 2013 la Duma ha approvato una legge contro la propaganda Lgbtq che ha il fine di “proteggere i minori dalle informazioni che promuovono la negazione dei diritti tradizionali della famiglia". Non si può quindi parlare di omossessualità nelle scuole né manifestare per chiedere diritti legati all’orientamento sessuale. Recentemente due tribunali russi hanno infatti sanzionato Facebook e TikTok proprio per aver diffuso contenuti Lgbtq.

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