Il magnate Oleg Tinkov costretto a vendere le quote della sua banca: criticò la guerra

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Oleg Tinkov, il miliardario russo che vive in Italia , punito per le critiche a Putin, si trova costretto a vendere la sua banca in Russia ad un prezzo bassissimo. Una vendita "disperata" imposta dal Cremlino

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Il miliardario russo Oleg Tinkov , fondatore della banca Tinkoff, dopo aver definito su Instagram  "folle" la guerra di Mosca contro l'Ucraina, si trova costretto a cedere le quote della sua banca ad un prezzo molto basso a Vladimir Potanin, un oligarca di fede putiniana. Si tratta del secondo uomo più ricco della Russia con un patrimonio valutato di 17,3 miliardi di dollari. L'acquisizione del 35 per cento delle azioni del Tcs Group Holding a cui fa capo la Tinkov Bank, da parte di Interros group, la società fondata da Vladimir Potanin, è avvenuta per un valore di 2,4 miliardi di dollari. "Una svendita più che una vendita" l'ha definita Potanin. La transazione ha ricevuto il via libera della Banca centrale della Federazione russa". 

La banca russa Tinkoff
La banca russa Tinkoff - ©Getty

Tinkov: ero come un ostaggio

 

"Ci aspettiamo che la partecipazione di Interros come nuovo azionista nel capitale di Tcs Group permetta di dare un buon impulso per un ulteriore sviluppo del gruppo Tinkoff e crei valore aggiunto per tutti gli azionisti e fornisca un servizio ancora più moderno e di alta qualità per i propri clienti" ha dichiarato Potanin, 61 anni presidente del colosso dei metalli Norilsk Nickel. Tinkov dal canto suo si è detto orgoglioso di aver costruito da zero la migliore banca del paese e si sfoga in un'intervista al New York Times: "Non ho potuto discutere il prezzo. Ero come un ostaggio: prendi quello che ti viene offerto. Non potevo negoziare" . Poi Tinkov , 54 anni , malato di leucemia si confida : "Ora è il momento di andare in pensione e prendersi cura della propria salute e della propria famiglia". 

 

 

 

 

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