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Germania, furono più di 500 gli italiani deportati nel campo nazista di Sachsenhausen

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Una ricerca rivela che furono centinaia gli italiani deportati nel campo di concentramento nazista vicino a Berlino. Oggi, nel giorno dell’anniversario della liberazione del campo, una targa commemorativa è stata inaugurata nel Memoriale per ricordarli

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Tra gli oltre 200mila deportati dentro al campo di concentramento nazista di Sachsenhausen, in Germania, c'erano anche tanti italiani e italiane. Più di 500 secondo la  nuova ricerca storica di Claudio Cassetti, Iacopo Buonaguidi e Francesco Bertolucci, pubblicata nel libro “Gli italiani a Sachsenhausen” edito da Panozzo Editore con il contributo di Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti). Da oggi una targa commemorativa, commissionata dall'ambasciata italiana di Berlino e Aned all'artista tedesca Anna Kaufmann, commemora i nostri connazionali: nel giorno in cui cade l'anniversario della liberazione del campo, la targa è stata inaugurata nel memoriale del campo di concentramento, al fianco di quelle fatte da altre nazioni in passato per ricordare il tragico vissuto dei loro deportati.

 

Lo studio

I tre autori sono riusciti a creare una lista di nomi che fino ad oggi era solo parziale, dato che non era ancora stato fatto uno studio approfondito ed esclusivo sugli italiani deportati in quello che era noto come il campo modello delle SS, situato nella città di Oranienburg a 35 chilometri da Berlino. Gli autori dopo aver scandagliato la bibliografia esistente, hanno condotto la loro ricerca negli archivi italiani ed europei oltre che nell'archivio del campo di concentramento. Ne è emerso un libro che fonde la ricerca storica con le storie dei deportati e dove vengono raccontati gli esperimenti e le angherie subite, la vita nel campo e la morte come compagna di viaggio.  L'elenco totale dei deportati e deportate considerate nella ricerca è di oltre 700 persone i cui nomi sono tutti pubblicati nel libro.  Dopo la cernita fatta dai tre autori grazie all'uso delle fonti, il numero degli italiani sicuramente passati per l'inferno del campo di concentramento alle porte di Berlino è arrivato  a oltre 500 persone, provenienti da quasi tutte le regioni italiane.

 

targa
La targa dell'artista Anna Kaufmann dedicata ai deportati italiani

Chi erano gli italiani deportati

Per molti di loro la deportazione è iniziata nelle carceri fasciste e i campi di transito e concentramento italiani, da cui gli autori hanno iniziato la loro ricerca.  Perlopiù si trattava di deportati e deportate per motivi politici. Erano presenti anche persone perseguitate per motivi razziali, sessuali o religiosi. Molti italiani finiti a Sachsenhausen, vi hanno perso la vita. Sono stati riscontrati anche italiani 'dall'altra parte', ovvero SS di origine italiana che hanno prestato servizio tra le fila degli aguzzini delle SS dentro al campo di Sachsenhausen.

 

La ricerca anche al centro di un documentario

Il lavoro di ricerca sarà anche al centro di un documentario, realizzato da uno degli autori dello studio, Francesco Bertolucci, insieme al regista Victor Musetti, che ripercorrerà al contempo le tappe della deportazione e le storie di molti italiani deportati nel campo di Sachsenhausen.

Cerimonia
Un momento della cerimonia con l'ambasciatore italiano a Berlino Armando Varricchio

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