"In questo periodo difficile per la nostra patria, possa il Signore aiutare ognuno di noi a unirci, anche attorno al potere", ha detto. Nei suoi sermoni ha ripetutamente sostenuto l'operazione militare voluta da Putin. L'ambasciatore ucraino presso il Vaticano lo attacca: "Sostiene la guerra, è dalla parte dei terroristi"
Il patriarca della Chiesa russo ortodossa Kirill, stretto alleato del presidente Vladimir Putin, ha invitato i sostenitori a unirsi per combattere i "nemici interni ed esterni di Mosca". "In questo periodo difficile per la nostra patria, possa il Signore aiutare ognuno di noi a unirci, anche attorno al potere", ha affermato. "È così che emergerà la vera solidarietà nel nostro popolo, così come la capacità di respingere i nemici esterni e interni e di costruire una vita con più bene, verità e amore". Kirill, la cui chiesa conta circa 150 milioni di seguaci, nei suoi sermoni ha ripetutamente sostenuto l'operazione militare in Ucraina (LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).
L'ambasciatore ucraino presso il Vaticano: "Kirill sostiene la guerra"
Quasi immadiata la reazione dell'ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, che ha sostenuto che Kirill non può avere alcun ruolo per la tregua tra Mosca e Kiev, "perché lui è il leader spirituale che sostiene questa guerra, lui sta dalla parte dei terroristi". Yurash poi ha citato papa Francesco: "Come il Pontefice desidera la pace e un accordo attraverso il negoziato - sottolinea l'ambasciatore, che individua nei due leader spirituali "il paradigma di due modi diversi di pensare" - così il patriarca è completamente dalla parte dei terroristi, lui è assolutamente e concretamente a favore della guerra, non dice niente per la pace e incoraggia a fare tutto il possibile per una vittoria politica e militare della Russia". Ma nessun argomento, chiosa Yurash, "può giustificare dal punto di vista religioso" la guerra di Mosca contro l'Ucraina.