Israele, attacco terroristico a Tel Aviv: 3 vittime

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Ucciso l'aggressore a Jaffa, era un palestinese. Si tratta del quarto attacco in poco più di 14 giorni nel Paese. Bennet: rimaniamo in "massima allerta"

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Dopo l'attacco terroristico che ha colpito il cuore di Tel Aviv, in Israele, la sera del 7 aprile, si registrano tre vittime e diversi feriti. Quello di Tel Aviv è stato il quarto attacco in poco più di 14 giorni nel Paese, mentre è in corso il Ramadan e ci si prepara alla Pasqua ebraica, Pesach.

Ucciso l'attentatore

L'autore dell'attentato è stato localizzato ed ucciso, come ha riferito la radio militare  israeliana secondo cui si trovava nel centro di Jaffa (Tel Aviv), nelle vicinanze di una moschea. Si tratta di un palestinese, ha precisato la radio. Ha aperto il fuoco sugli inseguitori ed è stato colpito a sua volta, secondo una versione preliminare dell'accaduto. 

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Bennett: Israele in massima allerta

Israele "resta in massima allerta" per "ogni altro attentato o attacchi imitativi", ha detto il premier Naftali Bennett. Dopo aver detto che Israele "vincerà", ha poi ringraziato le forze di sicurezza che questa mattina hanno rintracciato a ucciso il palestinese responsabile dell'attentato dopo una caccia all'uomo durata tutta la notte.

Quarto attacco in due settimane

La scorsa settimana, un palestinese in Cisgiordania aveva aperto  il fuoco sulla folla nella città ebraica ultra-ortodossa di  Bnei Brak, vicino a Tel Aviv, uccidendo cinque persone, tra cui  due ucraini e un poliziotto arabo israeliano.  Pochi giorni prima, due agenti di polizia, tra cui un giovane  franco-israeliano, erano stati uccisi ad Hadera in una sparatoria rivendicata dall'Isis. Il 22 marzo, a Beersheva,  città nel deserto del Negev meridionale, quattro israeliani  hanno perso la vita in un attacco perpetrato da un insegnante  condannato nel 2016 a quattro anni di carcere per aver  pianificato di recarsi in Siria per combattere per Isis. I movimenti islamisti palestinesi di Hamas e della Jihad islamica avevano subito elogiato l'attacco.

Dozzine di arresti di persone sospette

Sulla scia di questi attentati, l'esercito israeliano, la polizia e i servizi di sicurezza interna hanno arrestato dozzine di persone sospettate di avere legami con l'Isis in Israele e hanno intensificato le operazioni in Cisgiordania in particolare a Jenin, dove proveniva l'aggressore dell'attacco Bnei Brak. Almeno tre membri della Jihad islamica, il secondo movimento islamistaarmato palestinese dopo Hamas, sono stati uccisi la scorsa settimana durante uno scontro a fuoco in relazione a queste operazioni a Jenin.

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